giovedì 8 dicembre 2016

Allergici al Natale


Testo di Micki Daquino


Stamane mi sono alzata con un gran mal di testa, l'ho sopportato tutto il giorno. Sotto gli zampognari suonavano, sembravano tante lumache striscianti e di corsa, con sul guscio i grilli che li guidavano, uno di loro aveva i pantaloni a casa allagata, dietro arricciati che sembrava avesse un po po' enorme, l'atro mingherlino con i capelli lunghi e unti. Incontro il solito vecchio gatto che dorme in una scatola di cartone fuori dalla porta di casa, aspettando che il suo padrone arrivi dal mare, mi ha preso una malinconia. Odio il Natale, questa gente falsamente buona e felice, questa mania di sentirsi sopra ogni cosa. Natale, la festa dei ricordi e delle malinconie, ricordi spiacevoli, e malinconia di quello che poteva essere e non è stato, poi pensi che comunque è un giorno di merda come tutti gli altri.

5 commenti:

  1. Eh già...
    Allergia e orticaria, insieme...
    Ma soprattutto le declinazioni peggiori: buonismo, consumismo, spreco alimentare, carne in gran quantità (come se già non bastasse), ipocriti che vanno a messa, sermoni etc...
    In totale disprezzo del senso ultimo che una religione dovrebbe (dovrebbe!) avere.

    In un certo senso, ti immagino messo decisamente meglio dove sei ora, esente da queste miserie intellettive. La necessità aguzza l'ingegno.

    Un saluto,
    Lettrice di Recente Data

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    Risposte
    1. L'immaginazione è più importante della conoscenza, ma qui dove mi trovo le cose peggiori che hai esposto vigono tutto l'anno.

      E la gente lo trova normale.

      Si sentono però, in questi giorni, in televisione o nei negozi, musichette che da noi si vergognano a farsi sentire.


      Ricambio il saluto.

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    2. Ma allora non si salva un posto a questo mondo?

      Immagino in Madagacar i rapporti (anche e soprattutto con gli animali) funzionino in maniera più "grezza", meno empatica... Però mi risultava piuttosto difficile pensare a malgasci che buttano via soldi, illuminano ogni albero etc...

      Ciao

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    3. Ovviamente, l'energia elettrica è distribuita con molta parsimonia. Nessun albero viene illuminato, ma si vedono in giro simboli di plastica tipo Babbi Natale che da noi sarebbero considerati stucchevoli.

      La pubblicità di cose frivole e superflue fa invece abbondante uso di musiche natalizie. Anche per merci che non c'entrano niente con il Natale, come le gomme da masticare o i bon bon.

      Mi sembra però che ci siano ricorrenze più sentite del natale: il 20 giugno, per esempio, feste dell'indipendenza dalla dominazione francese. Allora, la gente spende e spande.

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    4. Grazie per avermi chiarito la situazione.
      Interessante...

      Un saluto!

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