Il valore di un articolo che parli delle miserie umane consiste
nel fatto che il lettore può, volendo, schivare rischi, pericoli e
altri contrattempi, traendo insegnamento da quanto espostovi. Metto subito
quindi le mani avanti dicendo che non è mia intenzione descrivere
sistematicamente i lati negativi del popolo malgascio, ma quelli con
cui i vazaha devono aver a che fare, come quando nel mio caso
intendono chiedere il permesso di lungo soggiorno. La burocrazia, è
scontato, è un male inevitabile, la corruzione con cui bisogna
“ungere le ruote” dei funzionari, lo è altrettanto. Tuttavia, se
è scontato che si debba rilasciare mance a destra e a manca, si
notano due tipi di funzionari corrotti: quelli che si prendono a
cuore le vostre pratiche e quelli che se ne fregano di voi. Per
fortuna, a noi è capitata Francine, una funzionaria della prefettura
di Tulear che ha fatto diligentemente ciò che doveva fare per noi,
cioè preparare le carte da portare al ministero degli interni nella
capitale, prendendosi la modica cifra di 80.000 ariary, di cui solo
30.000 come mancia per lei, meno di 10 euro.
Un capitolo diverso meritano le banche. C’è stata per esempio
la BFV, francese, che se ne frega delle leggi del governo malgascio,
viaggia per conto suo e rifiuta di aprire conti agli stranieri a meno
che non dimostrino di avere un lavoro in Madagascar. Siccome non ho
un lavoro né in Madagascar, né in Italia, abbiamo dovuto rivolgerci
a un’altra banca, dal momento che è il governo malgascio che mi
chiede, se voglio avere la Carta di Residente, l’apertura di un
conto bancario. Io ne avrei fatto volentieri a meno.
Ci siamo rivolti alla BNI, anch’essa francese, che mi aveva
fissato un appuntamento per il 12 dicembre, ma siccome non potevamo
aspettare, e il rischio che ci dessero la stessa risposta della BFV
non era da scartare, ci siamo rivolti alla Accès Banque, malgascia.
Qui è successa una cosa paradossale. Il ragazzo con cui abbiamo
parlato, un cretino di prima categoria, per aprire un conto voleva
che gli fornissimo la Carta di Residente e a nulla è servito
spiegargli che era proprio perché volevamo chiedere al ministero
degli interni un tale documento che ci serviva aprire un conto in
banca, uno qualunque. Lo stolto e incompetente funzionario è stato
irremovibile e nel suo caso si può applicare il principio: “Quando
la merda monta a scanno, o che puzza o che fa danno”. Lui ha fatto
perdere un cliente alla sua banca. Non che sia stata una grande
perdita, visto i rapporti non idilliaci tra me e le banche, ma lui
non poteva saperlo.
Alla fine, ultima spiaggia, ci siamo rivolti alla Bank of Africa,
di cui sono stato cliente anni fa. L’ho tenuta per ultima perché è
famosa per le sue lunghe code, con gente che si posiziona prima
dell’apertura degli sportelli fino sul marciapiede all’esterno
dell’edificio. Dopo snervanti attese, e la compilazione di tutti i
documenti richiesti da parte di un lentissimo funzionario, il conto
era aperto. A quel punto è cominciato il meccanismo del “koly
koly”, ovvero della richiesta di tangenti. Per avere un attestato
di apertura del conto, da unire agli altri documenti per il ministero
degli interni, abbiamo dovuto fare domanda. Anzi, ce l’ha fatta, in
francese, la gentilissima Francine. Il direttore della banca non
c’era mai e l’attestato non poteva essere firmato, quindi abbiamo
dovuto tornare più volte. Alla fine, è stata Tina stessa a
promettere una mancia se il nostro documento ci veniva rilasciato in
tempi brevi, altrimenti se la prendono comoda e per avere una cosa
che mi spetta, potrebbero volerci anche delle settimane. Il
meccanismo è semplice: lasciano passare del tempo, accampando
pretesti, così da costringere il cliente, suo malgrado, a ricorrere
al pagamento illecito di piccole tangenti. Che i clienti delle banche
siano polli da spennare, se da noi è più sfumato, qui è
evidentissimo.
Grande Roberto!!!!!!!
RispondiEliminaPiù grande ancora Tina, oggi, che è riuscita a fregare i funzionari della banca. Ieri gli aveva promesso una mancia se ci facevano l'attestato di apertura del conto, che sarebbe stato gratuito e dovuto, e oggi è uscita....senza pagare! Così imparano!
EliminaMi sono complimentato con lei. Io non ci sarei riuscito.