Fonte: Vox News
MONFALCONE – Una testa di maiale lasciata sulla soglia della
moschea Darus Salaam di via Duca d’Aosta, in pieno centro di
Monfalcone, dove i musulmani sono ormai oltre 2.500: un esercito di
occupazione. Il gesto, di sfida o di profanazione, è avvenuto la scorsa
settimana. Nessuno dei residenti degli appartamenti soprastanti alla
sala si sono accorti di nulla. Gli autori del gesto potrebbero essere
stati ripresi dalla videocamera installata sulla facciata del vicino
edificio che accoglie gli uffici dell’Anagrafe ed elettorale e dei
servizi sociali del Comune di Monfalcone. Se esistente, la registrazione del filmato sarà acquisita dal
personale della polizia politica Digos del Commissariato di polizia
di Monfalcone e di Gorizia impegnato a indagare sull’episodio, dopo
la segnalazione dell’accaduto effettuata dai referenti del Centro
islamico, tra i quali c’è anche l’ex assessore comunale
senegalese Bou Konate.
Il questore di Gorizia, Lorenzo Pillinini, ha confermato l’avvio
delle indagini a carico di ignoti. Si parla di istigazione all’odio
religioso, nell’ambito della famigerata legge Mancino: «Gli uomini
della Digos – ha spiegato – hanno provveduto ad eseguire i
rilievi. Siamo di fronte a un fatto molto pesante, tanto gratuito
quanto offensivo. Un insulto che inasprisce una comunità quando non
c’è assolutamente bisogno, rischiando di alimentare un clima di
intolleranza». L’ha definito un “estremismo al contrario dai
caratteri blasfemi”. Questore o Mullah?
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