giovedì 15 dicembre 2016

Com’è bella l’invasione da Trieste in giù



Fonte: Il Gazzettino

TRIESTE - Circa 400 persone si sono trovate in via dell'Istria, di fronte all'albergo Villa Nazareth che accoglie un gruppo di richiedenti asilo, per manifestare solidarietà nei confronti della diciottenne che l'altra sera lungo quella stessa via è stata dapprima accerchiata e poi stretta ai polsi da tre individui stranieri. La ragazza era appena scesa dall'autobus e stava facendo ritorno a casa ma ha avuto la prontezza di divincolarsi e scappare via. Oggi la madre ha aggiunto a una tv privata: «E' tornata a casa in lacrime, penso che in una città come la nostra questi fatti non devono succedere, soprattutto senza forze dell'ordine sul posto». «Non è giusto avere paura per le proprie figlie - prosegue - la mia era molto spaventata e non so se riuscirà a prendere di nuovo i mezzi pubblici. Penso alle donne incinta e ai bambini che sugli autobus corrono il rischio di venire contagiati perché tanti di loro sono anche ammalati». Dunque, conclude la mamma della 18enne, «chiedo almeno un controllo da parte delle forze dell'ordine». Ed esasperati dalla situazione, i cittadini hanno voluto farsi sentire scendendo in strada, ma i toni della manifestazione, organizzata dal Gruppo Stop Prima Trieste, sono degenerati tanto che la Polizia di Stato ha dovuto dividere i triestini dai richiedenti asilo per evitare che si venisse alle mani: pare che uno degli stranieri lì presente abbia anche lanciato un mattone o un sasso colpendo il cofano di un'auto, mentre altri si sono messi a deridere i cittadini che a quel punto hanno sprigionato tutta la loro rabbia e disperazione usando toni particolarmente accesi.

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