Testo di Paolo Sensini
Parma, antica città ducale dal passato glorioso e di una bellezza
che ti riempie gli occhi. Ora è una città semi-africanizzata,
destino che l'accomuna a tutti gli altri agglomerati storici della
Val Padana e non solo. È questo il modello voluto e imposto dagli
accoglioni di professione: quantità spropositate di "migranti"
senz'arte né parte che deambulano ovunque, chi a fare l'elemosina
con il cappello in mano davanti a ogni esercizio commerciale, chi a
spacciare droga, chi a rubare biciclette, chi a girare senza meta per
tirare a sera... Persone inimpiegabili tutte a carico dei
contribuenti e delle municipalità - dalla casa popolare (ora anche
quelle private requisite dallo Stato per darle ai "profughi")
alla sanità passando per la scuola pubblica, forze dell'ordine e
sistema carcerario - i quali non producono altro che degrado per sé
stessi e per coloro che sono costretti a vivergli intorno. Prima
ancora che con loro bisogna prendersela con tutta quella schiera di
negrieri che hanno incentivato il fenomeno in ogni modo: burocrati di
partito, sindacati, coop, massoneria, pretaglia a partire dal vertice
della piramide. È con questi signori che occorre fare i conti. E
farli alla svelta.
Siamo vittime di una colossale operazione di parassitismo sociale internazionale. Forse, siamo stati una "economia forte"... e le economie forti danno origine al pensiero debole (nelle menti di quei che ha giustamente nominato lei = la schiera di negrieri della carità pelosa) il quale pensiero debole è poi una delle principali cause della loro rovina. Giancarlo Matta
RispondiEliminaInteressante la relazione inversa tra economia forte e pensiero debole.
EliminaD'istinto direi che però ci sono infinite variabili.
Preciso uguale a Bologna e infiniti altri angoli d'Italia. Si gioca volutamente all'equivoco fin dal primo atto della farsa, quello del "salvataggio", come se fossero pescatori o diportisti che si trovano improvvisamente in difficoltà in mare. Quanto sta avvenendo è un crimine contro l'ecologia, l'economiaa e la società di questo paese. Gente che arriva "di sponda", campando sui frutti del lavoro di generazioni precedenti. E i negrieri dell'articolo possono farsi belli di fronte alle masse di benpensanti che ancora rimangono, ed esporre loro e tutti gli altri, comuni mortali, ai danni derivati da queste decisioni. Privatizzare gli utili, e socializzare le perdite. Ciao, F.
RispondiEliminaLe argomentazioni pseudocristiane accampate dai buonisti dell'accoglienza sono sempre meno credibili.
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