Ventisette anni dopo aver scritto “Il mondo nuovo”, Aldous
Huxley prende spunto dal “soma”, la droga di stato da lui
ipotizzata nel suo famoso romanzo distopico, per fare una carrellata
delle droghe, naturali e sintetiche, esistenti al suo tempo, nel
1959. Descrive gli effetti del Pentotal, dell’LSD, della marijuana
e anche dei barbiturici. Nessun riferimento al fatto che l’acido
lisergico sia stato inventato dai militari nell’ambito dei loro
studi sul soldato perfetto, ma che poi fosse stato dato in pasto ai
civili vista l’inefficacia per cui era stato creato, ma può darsi
che nemmeno Huxley lo sapesse. L’articolo sulle droghe fa parte di
un’appendice che l’autore volle aggiungere per avvalorare la sua
tesi, che cioè una dittatura soft, non necessariamente autoritaria
sullo stile del nazismo, sarebbe realizzabile servendosi anche delle
droghe, oltre che di altri metodi di persuasione occulta. Inevitabile
il riferimento a “I persuasori occulti”, di Vance Packard.
Non sto qui a riassumere la trama de “Il mondo nuovo” perché
lo abbiamo letto tutti, solo vorrei puntualizzare che secondo me
Huxley non faceva parte di alcuna loggia massonica, a differenza di
George Orwell, e quello che lui descrisse nel romanzo è totalmente
farina del suo sacco, senza imbeccate da parte della Massoneria, ma
forse con qualche collegamento con l’epoca in cui Huxley viveva,
gli anni Trenta, in cui in Europa furoreggiavano il fascismo
mussoliniano e il nazismo hitleriano. Le idee, si sa, non hanno
confini e gli intellettuali stanno sempre con le antenne ben
ricettive.
Dell’articolo sulle droghe riporto questo brano: “...i
barbiturici ottundono il filo della mente e provocano numerosi
sintomi psicofisici negativi, e possono dare anche assuefazione”. A
me è venuta in mente la mia cagnetta che al momento sta prendendo
barbiturici per impedire gli attacchi di epilessia. Io pensavo che
fosse scema di natura e invece il fenobarbitolo che assume ottunde la
sua intelligenza. Ora mi spiego perché pochi giorni fa ha morso le
renne di cartapesta della slitta di Babbo Natale e perché è
riuscita ad abbaiare a un dalmata di porcellana in grandezza
naturale, in vendita in un negozio, lasciandolo perdere dopo aver
notato che, oltre che di porcellana, era un dalmata nonviolento, che
non reagiva al suo abbaiare. E riguardo ai sintomi psicofisici
negativi, capisco perché faccia fatica a salire le scale, benché
non sia di età avanzata. Ogni tanto, quand’è sciolta dal
guinzaglio, rimane indietro e si guarda attorno come se mi cercasse:
questo lo attribuivo alla proverbiale miopia dei cani e invece penso
che rientri nel quadro clinico dei famosi sintomi psicofisici
negativi. Spero solo che non mi diventi drogata sul serio, chiedendo
insistentemente le pillole del barbiturico.
Interessante anche questo brano: “Il dittatore, volendo,
potrebbe far uso di queste droghe a scopo politico, così si
cautelerebbe contro l’agitazione politica, mutando la chimica del
cervello dei soggetti, resi contenti dalla loro condizione servile”.
Qui mi è venuto in mente il popolo italiano, un bel salto logico
rispetto alla mia cagnetta epilettica e drogata. Che ci stiano
somministrando droghe a nostra insaputa? Dai padroni occulti mi
aspetto di tutto.
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