A una cronica mancanza di mezzi, i malgasci rispondono con
l’inventiva e la creatività. Sono esperti nell’arte del
riutilizzo e come tutti gli africani sono abilissimi meccanici di
auto. Che sul palmo delle mani si potesse scrivere come su un foglio
di carta, lo sappiamo anche noi in Occidente, avendolo sperimentato
fin da bambini, ma che lo si potesse usare anche per fare calcoli, mi
giunge nuova. Una parente di Tina, che andiamo regolarmente a trovare
al mercato di Betania, conosciuto anche come Sakamaha, e che vende
fagioli di diversi tipi, stava facendo proprio quello. Non ho potuto
fare a meno di immortalare l’astuzia. I fagioli in Madagascar
costano pochissimo, ma richiedono una lunga cottura. Fino ad oggi,
nonostante ci siamo insediati nella casa in affitto, Tina non ha
avuto tempo per cucinarli e per deliziare le mie cene, conditi con
piccanti salsine. In quanto alle conseguenze “post digestio”,
nessun problema: dormiamo separati, io nella mia stanza con le
finestre aperte, lei con la figlia e con le finestre ermeticamente
chiuse, per paura dei banditi.
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