domenica 25 dicembre 2016

Pranzo di Natale ai tropici


Tina ha rinunciato ad andare a messa per cucinare. E in effetti, cucinare il “composé”, chiamato alla francese anche in Madagascar, ha richiesto una preparazione lunga e laboriosa. Gli ingredienti base sono le patate e le carote, ma si possono mettere anche le tegoline, tutti previamente cotti in acqua, con le immancabili erbette rosse, mio ricordo d’infanzia. Il tutto viene amalgamato dalla maionese. Purtroppo, non essendoci la maionese di riso che uso abitualmente in Italia, abbiamo dovuto servirci di quella classica, a base di uova, e con questo la mia alimentazione vegana è andata a farsi benedire (scatenatevi pure, detrattori).



Alla fine – e stavamo cucinando solo per noi due in quanto Annika si è presentata tardi – è venuto fuori un pasto vegetariano di tutto rispetto, trovandoci in un paese africano grande consumatore di carne. Cetrioli, insalata, verdure saltate e minesao, piatto cinese altrettanto laborioso, si possono definire un pasto davvero speciale. Tina ci teneva, in quanto cattolica. Per me il Natale è un giorno come gli altri, la cui specialità è quella di essere stato travisato ad arte e manipolato per secoli per la plebe incolta e attaccata alle tradizioni. Vedasi Costantino il Grande. Io mi sono abbuffato di “composé”, privilegio che sicuramente l’imperatore non ha mai avuto.




5 commenti:

  1. Ciao Roberto.
    Sorvolo sull'appetibilità del composé per le mie papille gustative abituate a pizza di scarole, spaghetti olive e capperi, bruschette ai funghi porcini etc etc.
    Mi fa piacere sapere che state bene.
    Come passi la giornata?
    Un abbraccio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Passo le giornate soddisfacendo bisogni che in Occidente vengono in automatico.

      Diciamo che lotto contro il caldo bevendo bevande ghiacciate e facendo innumerevoli docce. Lotto contro gli insetti secondo modalità varie e anche primitive: lo schiacciamosche, che per ora è ancora....vergine.
      Lotto contro i malgasci che vorrebbero farmi vazaha profit.

      Per il resto, mi godo la bellezza che non manca anche in un paese retrogrado come questo. Bisogna vedere il classico bicchiere mezzo pieno.
      Ricambio l'abbraccio.

      Elimina
    2. Roberto
      godersi la bellezza del creato è la cosa più bella del mondo! Anche se magari è inevitabile dover sopportare zanzare, insetti e ... umanoidi che vorrebbero far profitto su di te!
      Mia madre direbbe .... tutto il mondo è paese!

      Elimina
    3. Non vorrei che se continui cosi fra un po' mi torni pure mangiatore di carne... pertanto ti informo che se non trovi la tua maionese confezionata, esistono numerosi modi per farsi una "maionese" vegana da soli non è tanto difficile basta a volte anche solo un avocado e poco altro:

      http://ricette.giallozafferano.it/Finta-maionese-di-avocado.html

      oppure:


      http://ricette.giallozafferano.it/Finta-maionese-senza-uova.html


      Elimina
    4. Non succederà mai che io ridiventi carnivoro! C'è un limite a tutto, anche ai compromessi di coscienza.

      Grazie per le ricette. Ne parlerò con Tina e credo che l'idea dell'avocado le piacerà.

      Elimina