Fonte: Leggo
Il caso di Alice Blandini, 33enne emiliana, aveva suscitato non
poche polemiche. La donna aveva denunciato di essere stata
discriminata perché vegetariana dopo essere stata licenziata
dall'Ipercoop di Bologna. Il motivo è molto semplice: dopo otto
mesi di contratti a tempo, ad Alice era stato proposto lo spostamento
nel reparto gastronomia. La giovane, però, aveva rifiutato il posto
perché, a sua detta, stare accanto ad animali morti nel reparto
macelleria la faceva sentire a disagio: «Sono vegetariana da 20
anni e volontaria animalista da otto, quando ho visto una testa di
maiale mi sono sentita male e ho chiesto di essere trasferita in un
altro reparto, ma di tutta risposta non mi è stato rinnovato il
contratto perché sarebbe stato limitativo per l'azienda». La
Coop, come riporta Il
Resto del Carlino, ha replicato così: «Non ci esprimiamo
sulle scelte della donna, anzi rispettiamo e tuteliamo la decisione
di essere vegetariani per motivi etici o di salute. Non abbiamo però
posto in essere alcun comportamento discriminante: quello era l'unico
posto libero disponibile nel negozio. Ci siamo attivati per segnalare
la signora Blandini ad altre, eventuali posizioni lavorative, più in
linea con le sue esigenze».
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