Testo di Paolo Sensini
Breve analisi logica dell'antirazzista. Il fenotipo antirazzista
esige che chiunque lo voglia possa entrare nel Paese privo di alcun
documento che ne attesti l'identià e abbia "diritto" a
essere collocato dallo Stato in hotel o strutture di accoglienza
idonee, il tutto gentilmente offerto dal "solidale"
portafoglio dei contribuenti. Dopodiché per l'antirazzista il
"migrante" può tranquillamente riversarsi davanti a ogni
esercizio commerciale e fare l'elemosina, o magari entrare
immediatamente nei circuiti delinqueziali. Per lui è normale così,
e chiunque si opponga a questa barbarie è ipsto facto razzista. In
realtà, a rifletterci un attimo, i sedicenti antirazzisti sono
proprio coloro i quali ti spiegano che i "migranti fanno il
lavoro che gli italiani non accettano più di fare" o che
"domani ci pagheranno le pensioni", quindi sono essi ad
esplicitare un concetto tipicamente classista e razzista. In pratica,
dunque, auspicano l'arrivo di sempre più immigrati allo scopo di
sfruttarli come carne da macello. Alla fine della fiera i veri
razzisti sono quelli che favoriscono un'invasione sempre più
pronunciata, perché secondo loro chi farà i peggiori lavori della
società saranno proprio i clandestini di oggi, imbarbarendo e
avvelenando in tal modo sempre di più la società dove sono stati
trapiantati. Se coloro che fanno simili discorsi fossero dei semplici
incoscienti e irresponsabili li si potrebbe liquidare con una fugace
alzata di spalle, il problema è che lo Stato e i mezzi
d'informazione di massa sono cosa loro.
E'naturale che difenda l'invasione ,anche lui da buon Jew risponde agli ordini dei savi,mi sorprenderebbe facesse il contrario
RispondiEliminaNon sapevo che facesse parte della Sacra Stirpe.
EliminaSuo padre, comunque, era un bravo attore.