Ad imitazione di Greenpeace che ostacola la caccia delle baleniere
giapponesi, è nato un gruppo di giovani intraprendenti che vogliono
fare ciò che dovrebbe essere fatto dalla nostra marina militare:
ostacolare la sedicente attività umanitaria degli scaricatori di
profughi. Se sono autentici, si tratta di persone che sono passate
dalle parole ai fatti, lasciando da parte la tastiera del PC e
rimboccandosi le maniche. Nessun telegiornale, che io sappia, ha per
ora parlato di loro. Deve forse scapparci il morto? Spero solo che
siano onesti e i 20.000 euro raccolti in cinque giorni vengano usati
per comprare una nave, come hanno annunciato, e non se li intaschino
loro, perché di gente disonesta che cavalca l’emotività della
gente ne abbiamo piene le tasche.
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