Sembra quasi che i grandi movimenti politici della Storia tendano
tutti alla creazione di un ordine mondiale comandato da un’unica
élite. Il Terzo Reich, nel XX secolo, aveva quello come obiettivo:
dominare il mondo. Ma anche l’impero romano non avrebbe disdegnato
di dominare tutte le terre emerse conosciute, se pensiamo alla sua
espansione geografica che aveva coperto tutta l’Europa, il nord
Africa e il Medio Oriente. Idem con Alessandro Magno. Le cose
andarono diversamente, come per il Reich hitleriano, perché fu il
cristianesimo a portare alla dissoluzione dell’impero romano. Ma il
cristianesimo, secondo le parole di Prudenzio, fu funzionale
all’ideologia di conquista e di integrazione dei popoli barbari, da
parte di Roma. L’imperatore Claudio era d’accordo che si
concedesse la cittadinanza anche ai goti e quando i senatori
sollevarono obiezioni, disse: “Abbiamo concesso la cittadinanza ai
veneti e agli insubri, arrivando fino alla Alpi, perché non dobbiamo
concederla anche ai barbari? A differenza della Grecia, Roma fa così
da sempre. Anche i vostri antenati, o senatori, erano sabini e ora
voi vi considerate cittadini romani a tutti gli effetti”.
Oggi c’è
una parte di popolazione che ragiona come l’imperatore Claudio e
vuole concedere lo ius soli a tribù barbare di pelle nera. A me
sembra che la situazione sia leggermente diversa. La storia ha fatto
sì che la pelle degli italiani fosse bianca, anche se non
bianchissima come quella degli scandinavi, e l’afflusso massiccio
di “diversamente bianchi” impedisce una lenta e pacifica
integrazione, denotando inoltre una fretta spropositata da parte
degli imperatori occulti, che vogliono raggiungere un meticciamento
dell’Europa a tutti i costi.
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