Fonte: TG Valle Susa
Un genocidio è
in corso, più di 6 milioni di persone (la metà sono bambini sotto i
5 anni), sono
stati massacrati tra l’indifferenza generale e con il sostegno
degli Stati Uniti e dell’Europa! Centinaia di migliaia di donne e
bambine sono state violentate e mutilate dagli eserciti occupanti. E
tutto questo per un motivo principale: per cogliere la ricchezza
eccezionale di minerali che detiene il sottosuolo del paese.
Conosciamo il metodo, si amplificano alcune notizie e se ne
nascondono altre orribili. Si parla molto della crisi dei migranti e
del Medio Oriente in questo momento, con la lotta al terrorismo. Nel
frattempo nascondono deliberatamente ciò che sta accadendo in Congo,
però, circolano immagini utili anche a spostare l’attenzione delle
anime buone, piangere per la sorte dei migranti, poveri rifugiati,
dovrebbero tenere qualche lacrima per un genocidio in corso, di cui
non parleranno nei vostri media preferiti, che così assumono lamenti
selettivi.
Nel cuore dell’Africa, il Congo è
ricco, pieno di materie prime (diamanti, oro, stagno, gas, petrolio,
uranio, coltan …), foreste, acqua, donne e uomini di molte tribù
riunite sotto una nazione fumetto dei coloni, e che corrisponde
storicamente molto poco. In seguito al genocidio in Ruanda, i paesi
confinanti hanno beneficiato maggiormente della sfocatura politica e
istituzionale del Congo (al confine con il Ruanda) per attaccare da
tutte le parti questo enorme paese pieno di tesori. E gli occidentali
in tutto questo? La colpa dei dirigenti americani ed europei in
merito al genocidio in Ruanda è stata quella di spingere a condurre
una politica filo-Ruandese, lasciando sconfinare i ribelli ruandesi,
lato congolese, liberi di fare quello che volevano, aiutati da
alleati ugandesi e del Burundi.
Ancora più importante, le molte
risorse naturali nella RDC sono di vitale importanza per le economie
occidentali, in particolare nel settore automobilistico,
aerospaziale, high-tech ed elettronico, gioielli … soprattutto il
Coltan (il Congo detiene almeno il 60 % delle risorse mondiali) è
essenziale nella fabbricazione di componenti elettronici che si
trovano nei televisori, computer, smartphone, ma anche alcune armi
come i missili! La RDC ha sofferto anche una massiccia
deforestazione. I principali importatori? Stati Uniti d’America,
Europa, Cina. Non c’è da meravigliarsi.
Ma dal momento che la guerra sembra
interna all’Africa, nessuno può accusare gli Stati Uniti e altre
potenze occidentali di sfruttare le risorse e le ricchezze del Congo.
No, è ancora più conveniente lasciare che i popoli se la sbroglino
tra loro. Parallelamente, gli Stati Uniti appoggiano le dittature che
crescono nel Congo e la milizia ruandese e ugandese. Allegria. La
povertà sostenuta e le condizioni di vita abiette, lo stupro
incessante (il tasso di AIDS ha raggiunto il 20% della popolazione
nelle province orientali), spostamenti di popolazione, insulti,
epidemie, sono la strategia della disumanizzazione posta per renderli
vittime indifese, una situazione terribile e non ci sono parole
abbastanza forti per descriverla.
I dirigenti occidentali hanno così
sete di ricchezze da lasciare perpetrare un altro genocidio? Sì, il
punto di partenza è perpetrare ed anche coprire un nuovo genocidio.
Con le armi, con addestramenti militari svolti dai nostri corpi
d’élite. Una cosa: ciò che sta accadendo in Congo, affari
politici ed economici nel genocidio, non è determinata unicamente
dai congolesi, ma anche da poteri carnivori, avidi di ricchezze e
senza considerazione per la gente.
La situazione in Congo potrà essere
risolta solo dai congolesi stessi. Ma la comunità internazionale
deve urgentemente smettere di sostenere i ruandesi, gli ugandesi e
tutte le milizie che perpetuano questo stato di guerra
insopportabile, che permette loro di mettere le mani sulla ricchezza
di un paese, senza dover rendere conto a nessuno. Sei milioni di
morti. La metà di loro bambini. Il mondo cosa dice? Libertà? E’
indispensabile per guardare in faccia questa vicenda? Liberarli?
Lasciarli fare. Perché tanta violenza e così poco rumore da parte
dei media?
Non è interessante per gli europei?
Non è abbastanza sensazionale, questo massacro di milioni di
persone? E’ troppo lontano da casa? Si applica ancora questo atto
odioso? Perché nessuna reazione, nessun impatto nell’immaginario
collettivo, o di sdegno, rabbia o emozione? Il nostro dovere come
cittadini del mondo è quello di lanciare il messaggio. Far conoscere
al mondo. Prima che il mondo si muova. Ci sono colpevoli in Europa,
come ci sono in Africa. Il silenzio uccide, potente come il suono
delle mitragliatrici. Mettiamo tutti gli assassini di fronte alle
loro responsabilità.
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