giovedì 15 giugno 2017

Il sogno infranto di una rivoluzione impossibile


Testo di Andrea Sperelli


La polizia attacca con idranti e manganelli i patrioti di fronte al Senato dentro le cui mura si nascondono i nemici della Nazione. Gesto rivoluzionario sarebbe - così sempre dicono tutti - che le forze dell'ordine si togliessero il casco e marciassero contro il palazzo del potere insieme ai manifestanti. Ma cercate di comprendere: ci sarà il più che comprensibile "tengo famiglia da sfamare"; ergo, eseguo gli ordini e taccio. Ecco perché, un rivoluzionario dei giorni nostri, per esser tale, non dovrebbe "aver famiglia" e pargoli da sfamare. Ma stiamo correndo; il problema non si pone neanche, essendo la malattia all'origine: un nazional-rivoluzionario avrebbe mai scelto di indossare la divisa con le insegne della Repubblica Italiana battezzata sulle macerie di un'Italia che fu? No!  Quindi, niente rivoluzionari, niente rivoluzione. Smettete di sognare.




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