Testo di Paolo Sensini
Esiste una Legge, la n° 388 del 2000 (inserita nella finanziaria
dall'allora ministro del Tesoro Giuliano Amato, poi riconfermata da
Romano Prodi e da tutti i governi successivi), che permette anche
agli stranieri di percepire un assegno di pensione "sociale",
pari a € 395,60 euro al mese, più 154,90 euro di importo
aggiuntivo, per un totale esentasse di € 7.156 euro annui. Chi, in
altre parole, non ha mai versato contributi previdenziali e ha
compiuto i 65 anni, può richiedere questo assegno all'INPS di
competenza, anche se straniero. Esiste un modo per sfruttare appieno
questa norma nonostante lo straniero non abbia mai lavorato (neanche
in nero) sul territorio italiano. Infatti, la legge italiana prevede,
tra le altre cose, il cosiddetto istituto del "ricongiungimento
famigliare" rivolto a tutti gli stranieri. Per loro è dunque
possibile chiedere allo Stato italiano la possibilità di fare
arrivare in Italia figli, moglie e genitori, ottenendo per questi un
regolare permesso di soggiorno.
Lo straniero chiede il
ricongiungimento famigliare per i propri genitori
ultrasessantacinquenni, i quali arrivano in Italia con un regolare
permesso. A questo punto dovranno solo recarsi all'INPS di competenza
per ottenere la pensione sociale in base alla Legge 388 del 2000. In
pratica paghiamo loro la pensione solo perché si sono trasferiti qui
e hanno più di 65 anni, e poi magari tornano al paese d'origine e se
la godono direttamente sul posto, com'è già stato appurato in
un'enormità di casi. L’INPS, che ha messo a disposizione i dati
relativi alle pensioni incassate dagli immigrati residenti in Italia,
si ferma con le rilevazioni al 2015, anno in cui gli immigrati
titolari di una pensione di tipo "sociale" erano 81.619, in
crescita dai 74.429 dell’anno precedente. La maggior parte di loro
incassano pensioni assistenziali: 49.852 nel 2015 dai 44.645
dell’anno precedente. Moltiplicato per 81 mila pensionati siamo a
circa a 580 milioni di euro l’anno. Quindi, lo Stato devolve questa
montagna di soldi a pensionati immigrati che non hanno mai lavorato
in Italia o che non hanno mai versato alcun contributo. Vi siete
chiesti quali saranno le cifre che bisognerà erogare nei prossimi
anni a quelli che, nel frattempo, si sono aggiunti al lauto
banchetto, a cui dovranno poi anche sommarsi i parenti over 65 dei
benificiari dello IUS SOLI?
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