Namastè, consapevoli e attenti lettori, continuano ad arrivarmi
sempre più veloci dei post che ho definito perle sul tema più
attuale e importante che è quello della consapevolezza del
proprio sé. Essa porta all'evoluzione individuale, prima, e poi della
Collettività. Essa è diventata ormai "inarrestabile". Il
Potere potrà "rallentarla", in parte anche "deviarla", ma non riuscirà più a "fermarla". Tempo al tempo! Buona Vita. SDEI/SERGIO
Fonte: Libre
Il mondo sta saltando in aria? No: stanno
cercando di far saltare in aria noi, che è diverso. «Ma non ci
riusciranno. Saranno loro, invece, ad arrendersi. E questa è la
buona notizia: la migliore, da duemila anni a questa parte». Fausto
Carotenuto, analista geopolitico di lungo corso, esibisce un
incrollabile ottimismo: da quando ha abbandonato la sua vita
precedente, di consigliere “senior” a livello mondiale per le
reti di intelligence della Nato, ha imboccato una via senza ritorno,
quella che definisce «il risveglio delle coscienze, cioè la cosa
che i grandi poteri più temono, in assoluto». E avverte: «Siamo di
fronte a un evento storico inedito, senza precedenti: un terzo
dell’umanità si sta semplicemente risvegliando. E non era mai
accaduto, in passato, con queste proporzioni, a livello di massa».
E’ una tesi sulla quale Carotenuto, fondatore del network
“Coscienze
in Rete”, insiste ormai da anni, forte anche delle ammissioni
di organismi internazionali come il Club di Budapest: è tutto vero,
almeno il 30% dell’umanità, in ogni continente, ha smesso di
“farsi la guerra”,
alla competizione preferisce la collaborazione. Non si fida più
della politica e
dell’economia.
Pratica la solidarietà, ama la natura, fa precise scelte di vita. Va
verso un orizzonte che al potere fa
orrore: ed è per questo che i grandi poteri, oggi più che mai,
puntano sulla guerra e
sul terrorismo. Hanno paura.
In una lunga conversazione con David Gramiccioli ai microfoni di
“Radio
Roma Capitale”, già qualche anno fa, Carotenuto esponeva dati
precisi: «Fino a vent’anni fa, a puntare consapevolmente
sull’impulso a migliorare le cose era solo il 7-8%
della popolazione, piccoli gruppi, nicchie, mistici. Oggi invece
siamo alla riscoperta diffusa dell’ecologia, del cibo sano a
chilometri zero, delle terapie alternative, dei “corpi sottili”.
Fino a due o tre generazioni fa, un animale era soltanto cibo, per
noi. E un albero era destinato solo a diventare un mobile, o legna da
ardere». E’ cambiato tutto, alla velocità della luce, per almeno
un essere umano su tre: «Si sta diffondendo una enorme cultura
nuova. E’ l’ingresso dell’amore nel pensiero: si chiama
coscienza. E questa rivoluzione avanza, cresce del 3% ogni anno».
Attenzione: «Quella della coscienza non è l’unica rivoluzione che
può cambiare il mondo: è l’unica che lo sta cambiando. Sta già
avvenendo». Secondo Carotenuto, la “voglia di migliorare il mondo”
è qualcosa di epocale: «E’ l’evento storico di massa più
importante dell’umanità in duemila anni, anche se nessun talkshow
ne parla. Al contrario: i media sono
intasati di notizie infernali: crisi, guerra,
terrorismo. Non a caso, secondo Carotenuto: «Il sistema dei poteri
oscuri sta cercando di difendersi, mettendoci paura. Ma non ci
riuscirà. E’ lui ad avere paura, perché vede benissimo quello che
sta accadendo, e che i media non
raccontano».
Poteri oscuri: quelli per cui lo stesso Carotenuto ha lavorato,
dapprima inconsapevolmente, per molti anni. Oggi, nella visione
spiritualistica a cui è approdato, li chiama “forze
dell’ostacolo”. E spiega: «In fondo, il male è una tattica del
bene. In qualche modo ci aiuta a svegliarci. Se non avessimo qualcuno
che ci dà il cattivo esempio, la nostra coscienza continuerebbe a
dormire». Traduzione politico-spirituale: anche se l’élite
“oscura” è ben lontana dal capirlo, «il ruolo ultimo di questa
minoranza così cattiva, che ci governa da millenni, è proprio
quello di svegliare la nostra coscienza». Un “training”
involontario nonché spietato, feroce: «Dai campi magnetici, ai
vaccini, alla politica:
tutto è fatto per impedire il nostro risveglio». Ma i super-poteri
sono in difficoltà: stanno verticalizzando i centri di controllo
proprio per sottrarre sovranità e democrazia a
questa nuova umanità “pericolosa”, che si starebbe svegliando.
«Riducono i partiti, svuotano le Province, tolgono potere ai
Comuni, alle Regioni. Ma è un’operazione difensiva: stanno
perdendo pezzi. Questi poteri sono gli stessi che, ieri,
controllavano le mafie, le lobby, la corruzione locale, i politici.
Pur di verticalizzare, stanno obiettivamente combattendo
lobby, mafie, scandali: per dare una ripulita, altrimenti la
verticalizzazione non si può fare. Abbattono una
classe politica corrotta,
che era la loro, per sostituirla con una classe politica più
pulita, più verticale e più forte contro le coscienze».
Inforcando gli occhiali del suo vecchio mestiere, Carotenuto
osserva l’evoluzione geopolitica in corso: «Hanno distrutto il
laicismo nei paesi islamici. Iran, Egitto, Iraq, Siria, Tunisia,
persino Libia. Obiettivo: radicalizzare l’Islam per fabbricare
nemici, indispensabili per giustificare guerre e armamenti. Dopo il
crollo dell’Urss dovevamo smontarla, la Nato. E invece quella
struttura è cresciuta ancora, grazie a nemici artificiali: molti
paesi islamici sono stati assegnati ai peggiori nemici
dell’Occidente». L’ultima “invenzione” si chiama Isis.
Serviva, «per rimpiazzare quella cosa ormai ridicola, non credibile,
che era Al-Qaeda». Ma è tutto inutile, giura Carotenuto: «La
gente, ad ogni latitudine, continua a svegliarsi giorno per giorno.
Capisce che non può più fidarsi del mondo del potere.
Si sta creando un mondo parallelo, solidale, senza più commistioni.
Tutti ormai capiscono che il livello decisionale non è quello dei
politici: la stanza dei bottoni è altrove». Il politico si limita a
eseguire decisioni superiori, imposte da chi «decide di autorizzare
un vaccino particolare, o un Ogm», anche con l’aiuto di
«forme-pensiero orribili, devastanti», quotidianamente alimentate
dal mainstream, «in trasmissioni come quelle di Bruno Vespa».
Controllo dei circuiti e delle strategie: sono «coperture
culturali, che poi vengono affiancate ai capi politici per guidarne i
passi». Il frontman di turno magari si chiama Giuliano Amato o
Romano Prodi, ma ha alle spalle «think-tanks politici, culturali e
finanziari». Insiste Carotenuto: «Non se ne parla mai. Ma sopra il
livello della politica c’è
quello dei professori. Quando la politica viene
ritenuta inadatta, si prende un professore e lo si mette a fare il
politico. Ciampi, Prodi, Monti. In altri paesi si mette un Kissinger
vicino a Nixon, un Brzezinski vicino a Carter. Proprio Brzeziznki
l’ha detto chiaramente: il principale pericolo, per il potere,
è il risveglio delle coscienze. E’ stato lucido: per la prima
volta, una cosa così vera è stata affermata da un professore
del potere»,
cioè del circuito universitario internazionale, «controllato da
elementi religiosi e massonici», che svolge «un’operazione di
fondo, molto forte, sulle forme-pensiero: e noi viviamo, in quelle
forme-pensiero».
Come sottrarsi alla morsa di questa manipolazione?
«Basta guardarsi intorno, e dire: voglio migliorare la scuola dei
miei figli, il parco vicino a casa. Voglio fare un’associazione che
lo protegga, voglio alimentare il biologico. Mettiamo l’amore
nella nostra vita quotidiana. Questa è l’unica arma per
rivoluzionare veramente il mondo. E sta già funzionando: non
facciamoci distrarre».
Sul piano ufficiale e pubblico è una rivoluzione ben poco
visibile, ammette Carotenuto: «Sui media non
c’è, perché su questo c’è una congiura del silenzio. Non ci
fanno talkshow, non ne parlano i giornali. Ma noi abbiamo occhi e
orecchie. Se guardiamo le nostre famiglie, vediamo benissimo quanta
gente ha cambiato orientamento o lo sta facendo. Anni fa, se facevi
questi discorsi ti prendevano per matto. Adesso invece c’è sempre
qualcuno che ti ascolta. Questa è la rivoluzione». Il risveglio è
così forte, dice Carotenuto, da spingere i poteri a cercare in ogni
modo di controllarlo. E’ stato fatto fin dall’inizio, infiltrando
le associazioni pionere, portatrici di valori positivi. «Hanno
detto: facciamole noi, le organizzazioni che si occupano dei loro
temi. E così, appena nato l’ecologismo, hanno preso il
principe Filippo (cacciatore) e il principe Bernardo d’Olanda
(fondatore del Bilderberg, commerciante d’armi, piduista,
petroliere Shell) e gli hanno fatto fondare il Wwf nel 1961».
Carotenuto poi accende i riflettori su una «figura stranissima»
come quella di Maurice Strong, grande petroliere canadese,
«condannato negli Usa perché
voleva appropriarsi di risorse idriche». Bene, quel signore è stato
al vertice per 30-40 anni dell’ecologismo in sede Onu: è stato lui
a organizzare le conferenze sul clima, da Kyoto a Stoccolma. Sono
tutte fallite? «Logico: erano state create apposta per fallire. Per
indurre l’idea che gli Stati sono incapaci. Per risolvere i grandi
problemi, dicono, serve il super-Stato mondiale, il loro vero
obiettivo». Sempre Strong ha redatto anche la Carta della Terra
insieme a Gorbaciov, «che tutti considerano un santo», e di cui
invece Carotenuto fornisce un profilo in controluce: «Era il pupillo
di Andropov, ha messo ovunque uomini del Kgb trasformando l’Urss
nel regno dei servizi segreti. Poi, con la Perestrojka, ha dato loro
– privatamente – le risorse del paese. Adesso chi governa la
Russia? Putin, che era un uomo del Kgb. Questa è stata l’operazione
di Gorbaciov, e gli hanno dato il Nobel per la Pace».
Gorbaciov se non altro ha “liberato” l’Est Europa,
contribuendo ad archiviare l’incubo della guerra fredda.
Ma il Nobel per la Pace l’hanno dato anche a Obama, «che per la
pace nel mondo non ha fatto assolutamente niente». La vera funzione
del Nobel? «Creare dei “santi” laici, con una credibilità
fittizia». Il problema sta nel manico: Alfred Nobel, l’industriale
della dinamite, aveva pessima fama. «Si era sparsa la voce, falsa,
che fosse improvvisamente morto. Lui lesse i “coccodrilli” sui
giornali: l’avevano trattato malissimo. Così, con l’Accademia di
Stoccolma istituì il premio, per “ripulire” la propria immagine.
Quindi il Nobel, in partenza, nasce da una non-verità». E’
l’ennesima maschera dei lupi che si travestono da agnelli:
il potere che
si accaparra il monopolio dei buoni sentimenti. Dal Nobel ai grandi
think-tanks, stessa dinamica: centralizzare il futuro, sottrarlo
alle persone comuni. Aurelio Peccei, braccio destro di Vittorio
Valletta, esportò la Fiat nell’Urss. Poi negli anni ‘70 venne
incaricato di fondare il Club di Roma. Tanti professori, grandi
esponenti politici. E spuntò la tesi del super-Stato mondiale.
«Verticalizzare il potere per
frenare le coscienze, vecchia storia»,
osserva Carotenuto. «Dalla Prima Guerra Mondiale
si uscì con la Società delle Nazioni, che non funzionò. Dalla
Seconda si uscì con l’Onu. Il Club di Roma disse: non ce la
faremo, la sovrappopolazione esplode, i consumi esauriranno le
risorse della Terra in pochi anni. Ne avessero azzeccata una… Così,
avendo sbagliato tutte le previsioni, si sono dedicati ad altro: il
mutamento climatico, con Al Gore, uno dei loro». Beninteso: «Non è
che questi problemi non esistano, sono importanti. Ma vengono forzati
nel ragionamento: catastrofe assicurata, se in pochi anni non si
arriva al super-Stato mondiale». Cioè la tattica in apparenza
autolesionista di Maurice Strong all’Onu: far fallire le conferenze
sul clima. Il guaio è che «il potere è
in tutti i poteri», sintetizza Carotenuto. «Più è centrale e
multinazionale, e più è facile che lobby, massonerie e congreghe
varie riescano a determinare le nomine, figurarsi a livello di Ue. Ma
voi Van Rompuy l’avete mai conosciuto? E Barroso? Chi sono? Perché
stavano lì? Sono stati imposti da poteri che non si possono definire
chiari».
Peccano di scarsa chiarezza, secondo Carotenuto, anche movimenti
che sembrano trasparenti come quello di Grillo: «I militanti sono
bravi ragazzi, vorrebbero davvero migliorare il mondo. Ma non vedono
che la “casa” del loro leader non è di vetro. E il non chiaro,
il non conosciuto, è sempre lo spazio di una coscienza che non è la
tua, ma è quella di qualcun altro». Certo il Belpaese è un po’
un caso a parte: «L’Italia è veramente un rebus, per il mondo dei
poteri, perché è quasi incontrollabile. Gli italiani hanno una
immensa risorsa, che è la fantasia». In qualche modo, sono riusciti
a sopravvivere anche all’attacco più duro, l’omicidio di Aldo
Moro, che per Carotenuto «era rimasto il coagulo di quello
straordinario gruppo di uomini usciti dalla Resistenza, gli artefici
della Costituzione: tutto volevano, tranne che svendere
l’indipendenza dell’Italia, la sovranità e la dignità umana».
Eliminato Moro, «c’è stato il dilagare dei poteri oscuri, che
volevano togliere di mezzo l’indipendenza e la dignità
italiana, la dignità umana in Italia». Hanno vinto? No, perché
«tutti noi, oggi, siamo in grado di raccogliere quel messaggio:
sempre di più vediamo chi sono questi poteri. E quindi la risposta
è: mettiamo più amore in quello che facciamo».
Non è una passeggiata: «Una delle cose che vogliono questi
poteri è suscitare l’odio. Se uno odia, pensa che la colpa è
sempre degli altri, e non fa mai niente. Pensa sempre di essere
migliore, e non si migliora. E così il suo livello di coscienza
rimane basso». La soluzione più semplice? «Amare di più, intorno
a sé. E questo distrugge il mondo del potere,
veramente». Un grande intellettuale dissidente come il linguista
Noam Chomsky si chiede spesso: cosa possiamo fare? «La differenza
rispetto a me – dice Carotenuto – è che Chomsky non ha una
visione spirituale, quindi non ha speranza, in fondo. Io ho più di
una speranza: ho una certezza.
Perché il risveglio è già in corso.
L’amore sta già trasformando il mondo: ce ne dobbiamo solo
accorgere. E organizzarlo un po’ alla volta, senza la pretesa di
abbattere il potere:
perché il potere si
scioglie dal di dentro». Qual è la base delle grandi piramidi
di potere?
Siamo noi: «Sono le nostre stesse scelte quotidiane, in favore
del potere:
compro il prodotto sbagliato, esprimo il voto sbagliato». Il
rimedio? La crescita della coscienza: «Man mano che noi cresciamo,
le piramidi crollano. E i grandi poteri lo sanno: per questo hanno
paura, e stanno diventando sempre più violenti. Basta non farsi
impressionare dal loro frastuono: stanno per cadere a pezzi, travolti
dalla nostra rivoluzione inarrestabile, fondata sulla
consapevolezza». Conclude Carotenuto: l’arma segreta si chiama
amore, ed è invincibile: «Amore significa: voler fare un bene che
ancora non c’è. E’ una forza inarrestabile, che silenziosamente
sta già trionfando».
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RispondiEliminaQui si accettano commenti freschi di giornata.
EliminaNon hai dato alcun contributo spontaneo e autentico pubblicando commenti di un altro blog.
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EliminaVade reTROLL!
EliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Elimina"LA felicita' sta nel parlare di nulla". Un altro pagato dal Ghetto . Amore coscienza consapevolezza,e' proprio il modo di affrontare gli Usurai ebrei,gli facciamo morire dal ridere.Questi personaggi che sparano a salve nel mucchio sono LA perfetta dose di buonismo per inebetire ancora di piu I popoli europei
RispondiEliminaIl soggetto, Fausto Carotenuto, ci offre quella dose di speranza senza la quale saremmo presi dallo sconforto e potremmo decidere di arrenderci.
EliminaMantenendo i piedi saldi per terra, sperare che egli abbia ragione non c'impedisce di imbracciare le armi, meglio se in senso metaforico, e combattere contro gli oppressori invisibili che da millenni dominano i Goim.
in effetti lui dice di essere stato al soldo dei servizi segreti... che continui a fare il suo dovere in incognito new age?
RispondiEliminaQuesto è un sospetto legittimo.
EliminaDi fatto, esistono anche i pentiti, che in inglese si chiamano "whistleblowers", traducibile con "spifferatore".
Grazie ad essi, anche in ambito ufologico, siamo venuti a conoscenza di cose che altrimenti non avremmo mai potuto sapere.
Io ho smesso di credere agli UFO quando questi oggetti sono diventati del tutto identificati per me...
EliminaNon vi dico cosa si cela nella base di Aviano!
PS: gli extraterrestri non c'entrano!
Benché tu abbia scelto un nick name odioso, se sai qualcosa su cosa si celi nella base di Aviano, dillo.
EliminaMa siccome sei unTroll, non sai una beata minchia!
C'è tecnologia avanzattissima... ma vogliono farvi credere che è aliena quando invece è terrestre... la tecnologia terrestre militare è 80 anni avanti rispetto a quella che ci danno a noi schiavi (pc, smarthphone tablet ecc ecc)
EliminaLo avevamo sospettato.
EliminaPaul ha capito sono tutti ventriloqui che parlano al momento Giusto.Una domanda : cosa ne pensate di questo personaggio :" generale pappalardo governo d'infami"
RispondiEliminaBeh, è la sua opinione. Siamo per il momento un paese libero e mi pare che i Forconi abbiano già avuto grane con la giustizia. Curioso che alla fine del filmato compaia alle sue spalle un musulmano! Chissà dove hanno girato la scena?
EliminaIo sono d'accordo con Daniel Simonazzi e con Paul
Eliminale cose vanno proprio cosi
Come evitare di cascare in queste trappole spirituali?
Come evitare di usare un nick name sgradito al titolare di questo blog?
Eliminase il nick sgradito è il mio secondo quanto hai scritto sto facendo esattamante quello che hai domandato
Eliminasto evitando di usare un nick meno sgradito al titolare di questo blog
Come vedi siamo in sintonia ;)
Okay, predo atto della tua buona volontà.
EliminaE se ti chiedessi di scegliere anche un avatar?
No, eh, troppa fatica!