L’antipatia del Sistema nei confronti delle cure naturali nasce
nel Seicento, e fu un’atroce antipatia che portò alla morte un
numero imprecisato di streghe, vale a dire di erboriste. Prosegue poi
nel Settecento, il secolo dei lumi, nei confronti di chi ancora si
ostinava a mettere in pratica le cure naturali, con grande scorno
della neonata classe medica. Cagliostro, al secolo Giuseppe Balsamo,
aveva ovunque in Europa un grande seguito di pazienti entusiasti, le
sue cure guarivano e i dottoroni provavano grande invidia nei suoi
confronti. Prudentemente, riusciva a fuggire quando vedeva che le
cose si mettevano male, finché non fu arrestato e morì,
ergastolano, nella fortezza di San Leo. Oggi, per il momento, i
dottoroni si limitano a radiare i loro colleghi “indisciplinati”,
com’è successo a Roberto Gava e Dario Miedico. Se nel caso di
Cagliostro fu la Chiesa a togliere di mezzo l’ingombrante
personaggio, nel caso di medici moderni controcorrente è la
magistratura ed infatti, il dottor Hamer è finito spesso sotto
processo e non può rimettere piede in Germania, pena l’arresto. Ci
sono molte similitudini tra Hamer e Cagliostro, con la differenza che
al giorno d’oggi il sistema poliziesco è più efficace.
Anche i mass-media ci mettono del suo. Striscia la Notizia fece
fare a Tullio Simoncini la figura del ciarlatano, con un Gimmy Ghione
che gli correva dietro invano per intervistarlo. E non passa giorno
senza che tivù e giornali ci facciano sapere che un bambino è morto di morbillo da una parte e un altro di meningite da un’altra, con
l’immancabile pediatra che dice: “Se fosse stato vaccinato si
sarebbe potuto salvare”. E’ una guerra psicologica. Gutta cavat
lapidem. In ballo ci sono, per le industrie farmaceutiche, milioni di
euro, per la gente comune, milioni di vite umane. Quale delle due
categorie, denaro e vite umane, risulterà vincitrice?
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