giovedì 29 giugno 2017

La storia degli invidiosi dottoroni negli ultimi cinque secoli


L’antipatia del Sistema nei confronti delle cure naturali nasce nel Seicento, e fu un’atroce antipatia che portò alla morte un numero imprecisato di streghe, vale a dire di erboriste. Prosegue poi nel Settecento, il secolo dei lumi, nei confronti di chi ancora si ostinava a mettere in pratica le cure naturali, con grande scorno della neonata classe medica. Cagliostro, al secolo Giuseppe Balsamo, aveva ovunque in Europa un grande seguito di pazienti entusiasti, le sue cure guarivano e i dottoroni provavano grande invidia nei suoi confronti. Prudentemente, riusciva a fuggire quando vedeva che le cose si mettevano male, finché non fu arrestato e morì, ergastolano, nella fortezza di San Leo. Oggi, per il momento, i dottoroni si limitano a radiare i loro colleghi “indisciplinati”, com’è successo a Roberto Gava e Dario Miedico. Se nel caso di Cagliostro fu la Chiesa a togliere di mezzo l’ingombrante personaggio, nel caso di medici moderni controcorrente è la magistratura ed infatti, il dottor Hamer è finito spesso sotto processo e non può rimettere piede in Germania, pena l’arresto. Ci sono molte similitudini tra Hamer e Cagliostro, con la differenza che al giorno d’oggi il sistema poliziesco è più efficace. 


Anche i mass-media ci mettono del suo. Striscia la Notizia fece fare a Tullio Simoncini la figura del ciarlatano, con un Gimmy Ghione che gli correva dietro invano per intervistarlo. E non passa giorno senza che tivù e giornali ci facciano sapere che un bambino è morto di morbillo da una parte e un altro di meningite da un’altra, con l’immancabile pediatra che dice: “Se fosse stato vaccinato si sarebbe potuto salvare”. E’ una guerra psicologica. Gutta cavat lapidem. In ballo ci sono, per le industrie farmaceutiche, milioni di euro, per la gente comune, milioni di vite umane. Quale delle due categorie, denaro e vite umane, risulterà vincitrice?   

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