Fonte: TG Regione
FIRENZE – Monitorare comportamenti e affermazioni che possano
configurare l’apologia di fascismo o la discriminazione per motivi
razziali, etnici, nazionali o religiosi, individuando così anche
situazioni penalmente rilevanti. E’ questo l’obiettivo che ha
deciso di perseguire il governo regionale della Toscana, con una
decisione di giunta presa su iniziativa del presidente Enrico Rossi,
in seguito a una serie di episodi che, anche in Toscana, hanno
destato preoccupazione in relazione alla tutela dei valori
democratici e al rispetto delle regole della convivenza civile. Con la decisione è stato affidato all’agenzia istituzionale di
informazione e comunicazione il compito di monitorare media, blog e
social per individuare episodi e manifestazioni che potrebbero
configurare le ipotesi di reato previste sia dalla legge Scelba
(645/1952 e successive modifiche), sul divieto di riorganizzazione
del partito fascista, sia dalla legge Mancino (205/1993) sulle
discriminazioni e sui crimini d’odio.
Sarà quindi l’Avvocatura
regionale a fare le necessarie valutazioni in ordine a eventuali
segnalazioni alle Autorità giudiziarie e ad altre possibili azioni a
tutela dei valori democratici. “Non si può scherzare su questi temi, sottolinea Rossi. “Su
di essi ci deve essere una reazione forte da parte delle nostri
istituzioni”. Difendere la Costituzione, ma anche farla conoscere. “Per questo
– ha annunciato il presidente – lavoreremo perché a tutti gli
studenti toscani, al compimento dei sedici anni, sia consegnata una
copia della Costituzione, nell’ambito di un progetto con cui
intendiamo coinvolgere anche amministrazioni comunali e autorità
scolastiche”.
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