Fonte: Corriere della sera
Belle Gibson, modella
australiana di 25 anni, non era mai stata malata di cancro al
cervello. E non era mai guarita grazie alla dieta vegetariana. Aveva
mentito per due anni, prima di essere costretta a raccontare la
verità. Il tempo necessario per vendere il suo libro «The Whole
Pantry» e anche un’app ad hoc da lei creata che le avevano
fruttato almeno 500 mila dollari. La sua storia aveva fatto il giro
del mondo e la modella-guru era ovviamente caduta in disgrazia. Ma
non solo. Adesso Belle Gibson è stata condannata e dovrà pagare una
multa di 410 mila dollari allo stato di Victoria (Australia) per aver
mentito a proposito della beneficenza che avrebbe fatto con gli
introiti del suo libro. La condanna è stata decisa da una
corte di Melbourne dopo mesi di dibattito. L’accusa aveva chiesto
un rimborso di un milione di dollari ma, come hanno spiegato gli
avvocati, non c’erano evidenze che Belle Gibson potesse pagare la
somma. Così, alla fine, la richiesta di risarcimento è stata
dimezzata.
Tutto era nato nel 2013 quando la
modella — già molto seguita sui social — aveva dichiarato di
aver curato un cancro al cervello esclusivamente con terapie
alternative e con un corretto stile di vita e un’alimentazione a
base di cereali e verdure e dalla quale erano banditi caffè, glutine
e latticini. La sua app, denominata «The Whole Pantry», come il suo
libro, era subito diventata un successo. La modella aveva dichiarato
che avrebbe donato parte degli introiti in beneficenza. Dopo mesi di
approfondimenti da parte dei giornalisti Belle Gibson aveva dovuto
confessare la verità dichiarando che era tutto falso e che non aveva
mai avuto il cancro. Lo aveva fatto in un’intervista esclusiva al
magazine «Australian Women Weekly»: «Non voglio il perdono —
aveva detto a The Weekly — penso solo che parlarne fosse la cosa
più responsabile da fare. Soprattutto mi piacerebbe che la gente
dicesse, "Okay , lei è umana"».
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