venerdì 22 settembre 2017

Il paradosso di un Papa comunista amico dell'Islam




Assolutamente impossibile che i musulmani si adeguino alle condizioni di vita occidentale. Come per altro verso è quasi impossibile che riescano ad avere rispetto delle leggi del paese che li ospita, perché nella loro mente è radicato un sistema di vita che impone assurde valutazioni e suggerisce comportamenti di legge e di religione sulla base di una codificazione arcaica. E resta sempre insito nella loro mente la finalità di acquisizione dell'ambiente e del territorio. Gli islamici sono di una pericolosità sociale gravissima. La grave responsabilità di questo disastro di massive presenze islamiche è da attribuire a quell'ignorante che sta in Vaticano, arrogante presuntuoso e fuori da qualsiasi contesto logico di ragionamento, anche se tale finalità è dettata da comportamento perverso per interesse di oltre oceano.

3 commenti:

  1. In questo mondo ormai globalizzato da 8 milardi di schiavi pronti a tutto pur di campare, il papa non deve più badare a fare proseliti ed a procacciarsi clienti. Preferisce gestire la clientela in maniera più ampia dichiarandosi amico di tutto e di tutti e predicando accoglienza.
    Ci saranno anche musulmani che diventeranno cristiani nei prossimi anni. Perché col tempo costoro assimileranno anche gli usi ed i costumi del posto in cui vivono. E si farà un'insalatona di religioni che confluirà, tra qualche lustro, in un'unica religione.
    Se sei uno schiavo modello (lavori) tendi a cercarti una "guida spirituale" che ti dica ogni tanto che stai percorrendo la strada giusta.
    Dio è rassicurante.
    La mamma dei fessi è sempre incinta.
    Ed il papa, come qualsiasi buon commerciante, questo lo sa.
    Tanto in canonica si mangia sempre bene.
    Tra arrosti e vin santo.

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    1. Il Papa, come dice Biglino, è fortunato che la gente non legga la Bibbia.

      E a proposito di arrosti e vin santo, ieri in una pizzeria di Osoppo, con un amico, abbiamo parlato di Gesù zelota e della Bibbia dei Masoreti.

      Nel tavolo vicino c'era una suora e da qualche parte anche un prete, solo che l'ho visto dopo, alla toilette.

      Ho cercato di parlare a voce bassa, come si conviene tra persone civili, ma non posso garantire che la suora non abbia sentito niente.

      Poi, all'uscita, ci siamo incrociati e ho colto da parte sua un saluto come di soggezione: deve avermi preso per un teologo, mentre in realtà........IO SONO IL DIAVOLO!


      Mi piacciono le suore. Mi fanno sangue, come direbbe Feltri.

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    2. Gesu non era zelota, coglione. Ti faccio un disegnino?

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