L’unica volta che sono
stato a Napoli fu agli inizi degli anni Novanta. Ero di passaggio e
siccome dovevo aspettare un paio d’ore per prendere la coincidenza,
ho fatto un giro nel piazzale della stazione dei treni, pieno
di bancarelle del mercato.
Benché avessi messo il portafoglio sul davanti, nel taschino del
giubbotto, anziché tenerlo
come di
consueto nella
tasca posteriore destra
dei
pantaloni, due marocchini riuscirono a rubarmelo lo stesso, agendo in
combutta. Presso il locale commissariato mi dissero di guardare per
terra, anche sotto le macchine, nella zona dove era successo il
fatto, perché i ladri, a volte stranieri, a volte italiani, hanno
l’abitudine di prendere i soldi e di gettare via il portafoglio.
Oppure, se sono ladri “gentiluomini”, infilano il portafoglio in
una cassetta pubblica della posta. E infatti, dopo qualche giorno fui
chiamato dai carabinieri del mio paese che me lo restituirono, così
che potei recuperare i documenti in esso contenuti. Se trent’anni
fa, ad essere presi di mira come prede dei malviventi erano
principalmente turisti e viaggiatori, oggi pare si siano aggiunti
anche i residenti. E questo per il semplice motivo che i potenziali
malviventi sono aumentati di numero.
Applicando a tale situazione le
leggi dell’ecologia, cioè facendo finta che la stazione di Napoli
sia un ambiente naturale, sarebbe come se i lupi (predatori) fossero
aumentati di numero rispetto alle pecore (prede). In natura non
succede, ma se dovesse succedere l’intero ecosistema collasserebbe
in breve
tempo. In
un ambiente artificiale come quello urbano vigono le stesse regole,
solo che il collasso ci mette più tempo a manifestarsi. Nel
frattempo, le pecore, cioè turisti, residenti e
commercianti,
se la vedono brutta. Molte
pecore scappano, riducendo la quantità di prede disponibili e
spingendo
i lupi a
sbranarsi
tra loro per impossessarsene.
Il che spiega le risse tra immigrati. Quello
che sta accadendo alla stazione di Napoli succede anche in altre
città, perciò io chiedo: a quando il collasso della società
italiana?
Ha ragione Fiano (l'Ebreo)dovete continuare ad accoglierli a integrarli altrimenti siete razzisti.Beh meglio razzisti !!! E se ti danno del nazzista antisemita regalo un bel pandoro e spumante per natale
RispondiEliminaA mali razzisti, razzisti rimedi.
Eliminaieri erano i napoletani ed oggi sono i marocchini e domani saranno altri.
RispondiEliminanon c'è alcun controllo su nulla e lo stato consente e protegge i ladri che così facendo campicchiano e non rompono il cazzo con richieste di assistenza, giustizia etc.
un'autogestione che basta a se stessa.
credo poi che nessun turista debba circolare nelle piazze adiacenti le stazioni ferroviarie delle grandi città abituali luoghi per antonomasia di prostituzione droga rapine etc
Infatti, sono stato derubato anche all'interno della stazione di Roma. Rapine subite: due volte in Perù, riuscite, e due in Kenya, non riuscite.
EliminaIn Madagascar solo un telefonino da quattro soldi e vari altri tentativi.