Fonte:
Metamorfosi aliene
Giugno
del 1939: “La legge sulla Reichsbank”.
Il 3 Settembre 1939 Inghilterra e Francia dichiareranno guerra alla
Germania! Erano trascorsi solo 3 mesi! L’usura finanziaria e
bancaria internazionale aveva fretta! Una “infezione” simile non poteva attecchire in tutta l’Europa! In Germania, per la
prima volta da quando, nel 1695 si era imposto il signoraggio, un
governo aveva avuto il coraggio e la forza di nazionalizzare la banca
di emissione, riacquistando, così, la proprietà della moneta. Gli
avvenimenti successivi – ci riferiamo ovviamente al secondo
conflitto mondiale – hanno messo in ombra questo evento di portata
storica. Le “democrazie occidentali”, che pure poco o nulla
avevano fatto per salvare quell’abborracciata anomalia statale
battezzata a Versailles, chiamata Cecoslovacchia e da loro vezzeggiata e armata
in funzione antitedesca, scoprirono all’improvviso l’irrefrenabile
desiderio, l’imprescindibile necessità, di “morire per
Danzica”. Nessuno storico, almeno a nostra conoscenza, ha mai
correlato i due fatti, il che indurrebbe a ritenere che, secondo gli
ufficiali sacerdoti di Clio, i due avvenimenti, lo scoppio delle
ostilità e la nazionalizzazione della banca di emissione, corrano su
binari diversi, mai destinati ad incontrarsi. E questo è,
quantomeno per quegli storici così attenti alla componente
economica, decisamente strano. Tutti hanno accettato di buon
grado e come incontrovertibili le motivazioni ufficiali di Francia e
Gran Bretagna.
Eppure, è ingenuo
pensare che i governi inglese e francese nel dichiarare guerra alla
Germania palesassero le reali motivazioni in forza delle quali
decidevano di entrare in conflitto. Del resto, se “morire per
Danzica” destava già non poche perplessità fra il popolo e
l’esercito francese, come avrebbero mai reagito questi ad una
parola d’ordine che suggerisse di morire per il signoraggio?
A
guerra finita, le potenze occupanti hanno provveduto a eliminare
quest’anomalia bancaria tedesca, da loro vista come un pericoloso
focolaio di infezione.
-
Gli americani hanno provveduto con la Legge n. 60 del 1° marzo 1948 (Militärregierung Deutschland, Amerikanisches Kontrollgebiet, Gesetz Nr. 60 vom 1. Marz 1948)
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Gli inglesi con l’Ordinanza n. 129, del 1° marzo 1948 (Militärregierung Deutschland, Britisches Kontrollgebiet, Verordnung Nr. 129 vom 1. März 1948)
-
I francesi con l’Ordinanza 203 del 26 marzo 1949 (Militärregierung Deutschland, Französisches KontroUgebiet, Verordnung Nr. 203 vom 26. März 1949).
Non siamo in grado
di fornire al lettore gli estremi della norma promulgata nel settore
sovietico, del resto se si pensa che la Gosbank – la banca di
emissione sovietica – era anch’essa privata e contava fra i suoi
soci il miliardario “americano” Armand Hammer, è diffìcile
pensare che abbiano tardato ad emettere una norma del genere. C’erano
voluti poco meno di dieci sanguinosi anni e qualche milione di morti,
ma, finalmente, l’ordine era stato ripristinato e gli affari
potevano riprendere il loro corso usuale. Per garantirsi, però,
un lungo sonno indisturbato ed evitare il ripetersi di analoghi
“crimini” era necessario demonizzare l’avversario ed esporlo al
ludibrio dell’universo mondo. E anche questo è puntualmente
avvenuto.
Il
governo del Reich ha approvato la seguente legge, che viene così
emanata: la
Banca Tedesca del Reich è, in quanto banca d’emissione, alle
dirette dipendenze della totale sovranità del Reich. È
al servizio della realizzazione degli scopi fissati dal governo
nazionalsocialista nei limiti della sfera di competenza affidatale,
soprattutto per la garanzia del valore della valuta tedesca. Per
regolamentare i rapporti giuridici della Banca del Reich, costituita
con la legge del 14 Marzo 1875, il governo del Reich
ha approvato la seguente legge, che viene qui proclamata:
Forma
giuridica e Incombenze
(1)
La Banca Tedesca del Reich fa capo direttamente al Führer e
Cancelliere del Reich.
(2)
È persona giuridica di diritto pubblico con sede a Berlino. Può
istituire delle filiali.
I
compiti della Banca Tedesca del Reich derivano dalla sua posizione di
banca d’emissione del Reich. Essa sola ha il diritto di emettere
banconote. Deve inoltre regolamentare le transazioni e le operazioni
finanziarie in Germania e all’estero. Deve anche provvedere alla
utilizzazione dei mezzi economici disponibili dell’economia tedesca
nel modo più appropriato per l’interesse collettivo e
politico-economico.
Direzione
e Amministrazione
(1)
La Banca Tedesca del Reich è diretta e amministrata dal presidente e
dagli altri componenti del comitato direttivo, secondo le
disposizioni e con la supervisione del Führer e Cancelliere del
Reich.
(2)
Nel comitato direttivo della Banca del Reich, è il presidente che
prende le decisioni.
Il
Führer e Cancelliere nomina il presidente della banca e gli altri
componenti del comitato direttivo. Egli decide la durata del loro
incarico. Gli
stipendi, gli assegni di aspettativa, le pensioni e le pensioni di
guerra del presidente della banca e degli altri componenti del
comitato direttivo, vengono definiti da un contratto con la Banca
Tedesca del Reich. II contratto necessita dell’approvazione del
Führer e Cancelliere del Reich. Il
Führer e Cancelliere del Reich può rimuovere il presidente della
banca e gli altri componenti del comitato direttivo in qualsiasi
momento, nel rispetto della salvaguardia dei diritti contrattuali. Questo
fu l’unico motivo per il quale tutto
il democratico mondo, soggiogato dall’usura
bancaria internazionale, dichiarò la guerra
di aggressione
al per nulla politically correct Adolf Hitler!
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