"Dai ganci pendono corpi squartati a ricordarti che ogni tuo boccone è parte di un essere alla cui completezza vivente è stato arbitrariamente strappato. Pur riconoscendo nella carcassa di bue penzolante la persona del proprio fratello squartato, nel taglio della lombata la ferita che mutila la propria carne, l’uomo sa d’essere carnivoro, condizionato dalla sua tradizione alimentare a cogliere da un negozio di macellaio la promessa della felicità gustativa”
(Italo Calvino - Palomar)
Diceva Guido Ceronetti: Italo Calvino ha ucciso la letteratura. In effetti per Calvino la letteratura è soprattutto un gioco combinatorio che crea, deve creare certi effetti (vedi anche le sue troppo lodate e sopravvalutate "Lezioni americane" postume). Ho letto molte cose di Calvino e alcune mi sono piaciute, ma non è dei miei autori. Era sicuramente una persona intelligente, tuttavia trovo il pensiero qui sopra rivoltante. Immagino che Palomar sia l'alter ego di Calvino che era dunque carnivoro senza complessi. Mah! Calvino non lo frequento più da tanto tempo, doveva aver ragione Ceronetti. Intelligente, acuto, ma gelido, bravissimo nell'arte combinatoria, ma poi ... pancia mia fatti capanna!
RispondiEliminaScusate, ho dimenticato d'inserire il nome. Il commento qui sopra è mio.
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