Poiane in ritardo e cani quasi cannibali

Sarà perché mi piacciono i cani, ma quando metto una nutria, come esca, davanti alla fototrappola, mi aspetto che venga la volpe, che è un canide primitivo, com’è successo l’anno scorso con quelle che bazzicano al Tagliamento. Ma la volpe che vive sulla riva sinistra del fiume Stella, a poche centinaia di metri da casa mia, sta snobbando le nutrie che le porto. Come ci sono persone che portano granaglie ai piccioni dei parchi cittadini, così io porto carne frollata alle volpi, che però non apprezzano. Se mettessi i croccantini dei cani, sono sicuro che gli piacerebbero di più. E a proposito di cani, ne ho uno, preso da adulto, che sta mostrando di avere un carattere estremamente volitivo, testardo e determinato. Anche oggi, che sono andato insieme alla morosa a controllare la fototrappola, trovandovi una poiana sconcertata, come vedrete nel video, me ne ha dato dimostrazione. Pablo, infatti, ne ha combinata una delle sue. L’avevo sciolto dal guinzaglio, cioè gli avevo dato fiducia, sperando che non gli prendesse un colpo di matto e scappasse, ma quando siamo arrivati nel boschetto dove tempo fa avevo usato un gatto come esca, attirandomi gli strali di molte gattare, Pablo ha cominciato a sentire l’usta e si è dileguato nel folto del bosco, sordo ai miei richiami. Quando l’ho ritrovato, non senza aver provato una certa ansia, stava rosicchiando un osso del gatto, trasformato ormai quasi in uno scheletro. La mia morosa, anche lei coinvolta nella ricerca del fuggitivo, gli ha chiesto per scherzo se per caso fosse originario di Vicenza. Gli animalisti parlano normalmente agli animali, specie a quelli di famiglia. Ditemi: a voi sembra normale che un bulldog francese mangi ossa di gatti? Se fosse stata la volpe, cosa che non si può escludere, ma di cui non ho testimonianza documentale, non avrebbe suscitato la stessa impressione. Per favore, non ditelo alle gattare, quello che oggi ha fatto il mio cane, poiché mi odiano già abbastanza!