Testo di Fabio Calabrese
In
tutta onestà, io non so se dell'anniversario della caduta del muro di Berlino
ci sia qualcosa da festeggiare. Vorrei essere chiaro. Del comunismo sovietico
non c'è nulla da rimpiangere: è stato il più atroce sistema di tirannidi mai comparso
nella storia umana, e almeno è finito l'assurdo smembramento imposto alla
Germania, ma l'esperienza di un quarto di secolo ci ha dimostrato che almeno
durante la Guerra fredda gli imperialismi sovietico e americano si
bilanciavano, impedendosi a vicenda di arrivare alle conseguenze più
devastanti. Oggi l'imperialismo yankee, diventato planetario e non più limitato
da nulla, si è trasformato in mondialismo che mira alla nostra distruzione come
popoli attraverso il meticciato. Senza contare che i comunisti nostrani non
hanno avuto la decenza di trarre le conseguenze del fallimento della loro
utopia, si sono trasformati in piddioti complici del mondialismo, per non
parlare degli scarti umani, mentecatti e drogati dei Centri Sociali. Oggi i
vermi in forma umana del PD hanno in mano il destino dell'Italia. Davvero c'è
qualcosa da festeggiare?
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