martedì 11 novembre 2014

I danni collaterali dei ladri di carburante

 

Squadre di volontari del Wwf e del Centro Habitat Mediterraneo Lipu di Ostia sono di nuovo in azione a Maccarese per perlustrare le aree colpite dal disastro ecologico derivato dallo sversamento di cherosene e soccorrere animali in difficoltà e uccelli acquatici. Oltre alla rete dei canali, il monitoraggio riguarderà anche la foce dell'Arrone e i campi agricoli poiché, intaccata la catena alimentare, c'è il timore possano trovarsi anche nell'entroterra carcasse di animali o uccelli, che si sono cibati dei pesci avvelenati nei canali o lungo l'Arrone e il Rio Palidoro. Continua anche l'azione di bonifica per tentare di assorbire quanto più carburante possibile dai canali ma ora preoccupa anche il maltempo previsto per i prossimi giorni: un innalzamento delle acque potrebbe far defluire carcasse di pesci e il cherosene anche verso il mare. 


Nuovi sopralluoghi anche da parte dell'amministrazione comunale di Fiumicino e della capitaneria, in contatto con l'Arpa Lazio e la Asl veterinaria, che, oltre alla biologa Daniela Pascucci del Comune, hanno continuato a compiere rilevamenti e prelievi. "Bisogna cercare di bonificare la zona e rimuovere più carcasse di pesci possibile al più presto, perché siamo dinanzi a un 'banchetto avvelenato' a cielo aperto - sottolinea Alessandro Polinori, del cHM Lipu Ostia - solo ieri abbiamo recuperato quaranta animali morti e salvato solo una nutria sofferente, ma possono essercene centinaia nella zona, proprio per via della catena alimentare compromessa: rapaci o mammiferi, che si sono cibati dei pesci, potrebbero poi spostarsi e andare a morire a chilometri di distanza". 

Per il disastro ambientale fra Palidoro e Maccarese e lungo l'Arrone, si mobilitano anche i comitati cittadini delle zone nord del territorio di Fiumicino. La proloco di Torrimpieta ha convocato una riunione invitando i cittadini e le associazioni di zona "per decidere il da farsi e che cosa si può organizzare uniti in difesa del territorio". A sua volta il presidente dell'associazione "Il Piccolo Borgo" di Palidoro, Paolo Sbraccia, si chiede "come sia possibile che qualcuno indisturbato, senza alcun tipo di problema, possa avvicinarsi a un oleodotto di tale importanza e creare un danno ambientale di questa portata. Una cicatrice che ci porteremo avanti per anni e anni. La fauna del nostro Comune da giorni muore. Ci sono centinaia di carcasse sparse sulle spiagge e ai piedi dei canali. Il Rio Palidoro e l'Arrone sono compromessi. I nostri mari sono stati sventrati". 

"E mi chiedo come sia possibile - aggiunge - che l'ordinanza su Arrone e Rio Palidoro sia stata firmata tre giorni dopo il primo incidente e 24 ore dal secondo. Bisogna cambiare passo". Per il disastro ambientale nelle zone nord di Fiumicino, il sindaco Esterino Montino ha convocato a Maccarese una unità di crisi. "L'emergenza e la moria di animali proseguono: servono interventi più efficaci - ha detto - e un monitoraggio continuo con sistemi più moderni". All'unità di crisi sull'emergenza ambientale ed ecologica a Maccarese il sindaco Montino, che ha compiuto un altro sopralluogo nella zona penalizzata dal cherosene, inviterà, fra gli altri, l'Eni, la Asl, la guardia forestale, la Capitaneria, le forze dell'ordine, l'Arpa Lazio, i vigili del fuoco. "Sempre più la portata del disastro assume contorni notevoli - aggiunge il primo cittadino - perché ancora vengono rinvenuti uccelli morti, pesci, nutrie; è una moria della catena alimentare. Servono maggiori interventi. E c'è preoccupazione anche per tutta la falda acquifera della zona, a maggior ragione per la nuova ondata di maltempo prevista". Il vertice si svolgerà presso l'ex casa del Popolo di Maccarese, in via del Buttero, dove ha sede l'assessorato all'Ambiente. 

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