Squadre
di volontari del Wwf e del Centro Habitat Mediterraneo Lipu di Ostia sono di
nuovo in azione a Maccarese per perlustrare le aree colpite dal disastro
ecologico derivato dallo sversamento di cherosene e soccorrere animali in difficoltà
e uccelli acquatici. Oltre alla rete dei canali, il monitoraggio riguarderà
anche la foce dell'Arrone e i campi agricoli poiché, intaccata la catena
alimentare, c'è il timore possano trovarsi anche nell'entroterra carcasse di
animali o uccelli, che si sono cibati dei pesci avvelenati nei canali o lungo
l'Arrone e il Rio Palidoro. Continua anche l'azione di bonifica per tentare di
assorbire quanto più carburante possibile dai canali ma ora preoccupa anche il
maltempo previsto per i prossimi giorni: un innalzamento delle acque potrebbe
far defluire carcasse di pesci e il cherosene anche verso il mare.
Nuovi
sopralluoghi anche da parte dell'amministrazione comunale di Fiumicino e della
capitaneria, in contatto con l'Arpa Lazio e la Asl veterinaria, che, oltre alla
biologa Daniela Pascucci del Comune, hanno continuato a compiere rilevamenti e
prelievi. "Bisogna cercare di bonificare la zona e rimuovere più carcasse
di pesci possibile al più presto, perché siamo dinanzi a un 'banchetto
avvelenato' a cielo aperto - sottolinea Alessandro Polinori, del cHM Lipu Ostia
- solo ieri abbiamo recuperato quaranta animali morti e salvato solo una nutria
sofferente, ma possono essercene centinaia nella zona, proprio per via della
catena alimentare compromessa: rapaci o mammiferi, che si sono cibati dei
pesci, potrebbero poi spostarsi e andare a morire a chilometri di
distanza".
Per il disastro ambientale fra Palidoro e Maccarese e lungo
l'Arrone, si mobilitano anche i comitati cittadini delle zone nord del territorio
di Fiumicino. La proloco di Torrimpieta ha convocato una riunione invitando i
cittadini e le associazioni di zona "per decidere il da farsi e che cosa
si può organizzare uniti in difesa del territorio". A sua volta il
presidente dell'associazione "Il Piccolo Borgo" di Palidoro, Paolo
Sbraccia, si chiede "come sia possibile che qualcuno indisturbato, senza
alcun tipo di problema, possa avvicinarsi a un oleodotto di tale importanza e
creare un danno ambientale di questa portata. Una cicatrice che ci porteremo avanti
per anni e anni. La fauna del nostro Comune da giorni muore. Ci sono centinaia
di carcasse sparse sulle spiagge e ai piedi dei canali. Il Rio Palidoro e
l'Arrone sono compromessi. I nostri mari sono stati sventrati".
"E mi
chiedo come sia possibile - aggiunge - che l'ordinanza su Arrone e Rio Palidoro
sia stata firmata tre giorni dopo il primo incidente e 24 ore dal secondo.
Bisogna cambiare passo". Per il disastro ambientale nelle zone nord di
Fiumicino, il sindaco Esterino Montino ha convocato a Maccarese una unità di
crisi. "L'emergenza e la moria di animali proseguono: servono interventi
più efficaci - ha detto - e un monitoraggio continuo con sistemi più
moderni". All'unità di crisi sull'emergenza ambientale ed ecologica a
Maccarese il sindaco Montino, che ha compiuto un altro sopralluogo nella zona
penalizzata dal cherosene, inviterà, fra gli altri, l'Eni, la Asl, la guardia
forestale, la Capitaneria, le forze dell'ordine, l'Arpa Lazio, i vigili del
fuoco. "Sempre più la portata del disastro assume contorni notevoli -
aggiunge il primo cittadino - perché ancora vengono rinvenuti uccelli morti,
pesci, nutrie; è una moria della catena alimentare. Servono maggiori
interventi. E c'è preoccupazione anche per tutta la falda acquifera della zona,
a maggior ragione per la nuova ondata di maltempo prevista". Il vertice si
svolgerà presso l'ex casa del Popolo di Maccarese, in via del Buttero, dove ha
sede l'assessorato all'Ambiente.
Nessun commento:
Posta un commento