Oggi a Koritsiky fanno il funerale a un ragazzino di 13 anni. E’
la terza vittima di un “gri gri” risalente a due anni fa. In
totale, dovranno morire dieci persone e si sa già chi sarà il
quarto. Due anni fa la locale mensa scolastica fu visitata dai ladri,
che portarono via pentole, piatti, scodelle, sacchi di riso e altri
generi alimentari, regalati dai bianchi mediante la P.A.M., programma
alimentare mondiale. Il direttore della scuola fu tanto dispiaciuto
che andò a parlare con il “fokontany”, il capo villaggio, per
sapere se aveva qualche idea su chi potesse essere il responsabile
del furto. Il capo villaggio, insieme agli altri anziani, fece
orecchie da mercante e il preside ebbe la sensazione che sapesse chi
era il colpevole, ma non lo volesse dire. Pertanto, di carattere
vendicativo com’era, l’insegnante si rivolse a un “ombiasy”,
uno stregone di quelli cattivi, abitante in un altro villaggio, e gli
chiese di compiere la giusta vendetta nei confronti degli abitanti
omertosi di Koritsiky.
Dopo qualche tempo, infatti, morì una donna anziana insieme a suo
figlio e, nei giorni scorsi, il ragazzo tredicenne di cui oggi si
celebra il funerale. Il prossimo a morire sarà l’ombiasy buono del
villaggio. Poi, ne mancheranno altri sei e solo allora la maledizione
sarà completata. Io e Tina avevamo intenzione di andare a Koritsiky
nel prossimo mese di aprile, ma siccome è insorta questa
complicazione, Tina ha cambiato idea. Uno dei dieci piccoli indiani,
cioè, volevo dire, dei dieci morti che la maledizione richiede,
potrei essere io, anche se non sono di queste parti e del furto ai
danni della mensa scolastica non ne sapevo nulla fino ad oggi.
Magari, in quanto vazaha, se esiste una qualche superiorità della
razza bianca su quella negroide, io potrei valere qualche punto in
più e, se morissi, salverei la vita a uno o due abitanti del posto.
Vai a sapere come girano le cose!
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