Fonte: Leggo
La storia della mamma vegana con la figlia vegetariana aggredita
da un gruppo di mamme fuori da scuola è rimbalzata su ogni giornale.
Selvaggia Lucarelli ha così deciso di approfondire per capire cosa
ha portato mamme "ultras carnivore" a un tale gesto e la
verità che è emersa sembra essere ben diversa da quella raccontata
dalla donna. In pratica, la mamma avrebbe raccontato a diversi
giornali toscani di essere stata aggredita fuori dalla scuola,
frequentata dalla sua bambina di 8 anni, dalle mamme dei compagni di
classe della piccola. Il motivo sarebbe stato nelle scelte alimentari
che hanno lei e sua figlia: la piccola avrebbe detto ai suoi amici,
durante il pranzo, che avevano nel piatto dei cadaveri e ciò avrebbe
scatenato la furia delle altre madri. La donna ha denunciato alla
polizia di essere stata picchiata e minacciata, così ha raccontato
tutto ai giornali, sui social.
La Lucarelli ha approfondito i fatti e ha scoperto dai social che
le dichiarazioni della mamma sembrano non essere proprio in buona
fede. La donna posterebbe articoli pseudo scientifici sulla
superiorità della dieta vegana, parlerebbe di libere scelte
alimentari della figlia, che sarebbe vegana da 7 anni, pur avendone
solo 8, inoltre la mamma riporterebbe più volte e con orgoglio i
giornali in cui appare, senza preoccuparsi della privacy della sua
bambina in una vicenda che giuridicamente rischia di diventare
complessa. Così Selvaggia riporta l'articolo pubblicato su Il Fatto
Quotidiano, con le dichiarazioni delle mamme "carnivore".
“Ci teniamo a dire che sua figlia è una bambina deliziosa e
intelligentissima e in fondo non era neppure grave che dicesse quelle
cose durante la mensa”, mi dice Franca, una delle mamme accusate
dell’aggressione. “Cosa dice la bimba ai vostri figli?”. “Dice
che mangiano cadaveri, che quel tonno che hanno nel piatto è un
cadavere a cui hanno tolto le budella e cose così. Ma a noi non ha
dato tanto fastidio questo, quanto le cose che la signora scrive
sulla sua bacheca fb”. “Cioè?”. “Racconta in modo distorto
la vicenda. Dice per esempio che i nostri figli in classe hanno
catturato una coccinella e le hanno strappato le ali, quindi la sua
conclusione è che a 7 anni i nostri bambini sono già improntati
alla violenza. Si rallegra del fatto che sua figlia non sarà più
amica loro e si definisce schifata”.
“E’ sola in questa battaglia o ha chi la sostiene?”. “Ha
una schiera di fan vegani che definiscono i nostri figli “bambini
di merda”. Scrivono che siamo genitori ipocriti, con le tasche
piene di sangue e così via. Invece i nostri figli sanno bene che
mangiano animali morti ma rispettano le scelte altrui. Tra l’altro
viviamo in Maremma, qui la carne è la base dell’alimentazione”.
“Avevate provato a risolvere la questione pacificamente?”. “Ma
certo, avevamo invitato sua figlia a casa, le avevamo detto che
avremmo preparato una pizza speciale per la bimba con mozzarella
vegana, ma non ci ha neppure risposto! Del resto, la bimba non viene
quasi mai alle feste di classe, è un peccato”. “E’ vero che
l’avete aggredita fuori scuola? Che le avete rigato la macchina?”.
Franca, Cristina e Barbara negano perentoriamente: “No, le siamo
solo andate incontro fuori scuola con gli insulti che ci rivolge su
fb stampati su alcuni fogli, per mostrarglieli e discuterne con lei.
La signora ha dato una gomitata a Cristina, una spinta a un’altra
di noi, ha fatto il dito medio e ha detto che non voleva parlarci,
che ci stava perfino registrando. Il tutto è durato neanche un
minuto, abbiamo molti testimoni che possono confermare la scena”.
“E la macchina rigata?”. “La riga sulla macchina c’è, ma
di sicuro quel giorno non c’era e non gliel’abbiamo fatta noi!”.
“La denunciate anche voi quindi?”. “Certo, per calunnia e
diffamazione”. “I bambini si sono accorti di quello che sta
succedendo?”. “Qualcosa hanno capito, sì, ma ci teniamo a dire
una cosa. La figlia della signora non viene emarginata, ripetiamo che
è una bambina stupenda, è stata perfino la fidanzatina di mio
figlio per un anno. Siamo disposte a invitarla a un barbecue con una
griglia pulita solo per il suo cibo vegano se vuole, ma ci vuole
rispetto per le scelte alimentari di tutti”. “Secondo voi perché
la signora sta facendo tutto questo?”. “Noi ci siamo convinte che
stia facendo pubblicità al suo rifugio, altrimenti non si spiega il
contattare tutti i giornali e i siti vegani con dei minori di mezzo.
Ma poi senta, quel video della cena di San Valentino a tavola col
maiale l’ha visto?”».
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