Se non basta l’istinto, per riconoscere un Troll, necessita
servirsi del raziocinio e uno dei pochi strumenti che abbiamo per
scovare razionalmente un depistatore da tastiera, chiamato
familiarmente Troll, è l’analogia. Devo ringraziare Ingannato
Terrestre, che pochi giorni fa ha fatto alcuni commenti sulla bontà
o meno del pensiero positivo, allegando anche il link di ciò che Osho pensava in proposito. Devo ringraziarlo perché il senso di
Freeanimals per le analogie, similmente a quello di Smilla per la
neve, è scattato quasi immediatamente, durante le veglie insonni
delle mie notti tropicali. Avevo già sentito questa storia, anzi,
non proprio la storia ma la struttura portante, i meccanismi. C’è,
anche per i Troll, un hard-disk e un soft-disk. Credo di aver
riconosciuto il primo, che è fisso, immutabile, mentre il secondo
può cambiare a seconda del livello di fantasia del soggetto. E in
questo caso, tale livello è decisamente alto. Mi chiedevo: dove ho
già incontrato questa sequenza di ragionamenti? E mi è venuto in
mente Aristide, che già così dovrebbe far venire il sospetto che si
tratti di invenzione. Chi, nel XX secolo chiamerebbe il proprio
figlio, Aristide?
Ebbene, sia Aristide, nel mio articolo apparso il 30 gennaio scorso, sia Ingannato Terrestre, hanno un’impronta melanconica,
disillusa, pessimistica e apparentemente saggia nei loro commenti.
Entrambi sono reduci da esperienze mistiche, o in qualche modo
moralmente superiori, da cui sono fuoriusciti o decaduti per le
difficoltà incontrate. Mi ricorda Satana e la sua caduta. Aristide
era vegano e, sue parole, animalaro (altro segnale: nessun attivista
definirebbe se stesso “animalaro”), mentre Ingannato Terrestre
dice di aver adottato per vent’anni una visione delle cose
imperniata sul pensiero positivo e di esserne rimasto deluso, come
Aristide che ha scelto di tornare a mangiare pesce.
Si tratta in entrambi i casi di un Troll professionista e in un
certo senso mi sento orgoglioso di averne uno sul mio blog. La
mascotte di Veritas Vincit. Lo hanno assegnato al mio sito perché
evidentemente lo ritengono pericoloso, in quanto portatore di idee
scomode. O almeno imbarazzanti. Poi, quando io faccio questo genere
di affermazioni, è facile che scatti l’accusa di paranoia
complottista. Lo ripeto: ci sono dei passaggi logici obbligati, nei
ragionamenti dei Troll e il mio, di cui non avrò mai l’onore di
conoscere la vera identità, benché da me sollecitato a farlo, è
davvero bravo. Ingannato Terrestre si è inventato pure un tumore,
unito al suo sedicente stato di disoccupazione, che però gli
permette di pagarsi la connessione internet e di passare molte ore
davanti al computer.
Una delle astuzie di questo abile mentitore è l’aggiunta di
particolari: Aristide s’inventa una cena con amici a Rimini, dove
non è stato capace di dire di no a un piatto di pesce. Ingannato
Terrestre, oltre al tumore che gli darebbe poche settimane o pochi
mesi di vita, s’inventa i denti devitalizzati e perfino il nome di
un dentista di Milano che fa miracoli. Io non ho tempo, né voglia di
fare una ricerca per sapere se tale dentista esiste o meno. La
maggior parte dei miei utenti, come il sottoscritto, si accontenta
delle dichiarazioni di chi posta commenti, anche quando sono in
anonimato. Siamo persone sincere e, per la legge della proiezione
freudiana, diamo per scontato che anche gli altri, il nostro
prossimo, sia sincero come noi. I Troll non lo sono per principio e
non possono esserlo per contratto.
Altro campanello d’allarme: l’impossibilità, per i Troll, di
uscire dall’anonimato. Invitato a scrivermi in privato, Ingannato
Terrestre ha risposto che non deve dimostrare niente a nessuno,
specie adesso che gli resta poco da vivere. Che bella telenovela!
Aspetta che mi prendo un pacchetto di fazzolettini! Gli ho chiesto il
link di Facebook ma lui, da bravo ex pensatore in positivo, non si
sottomette allo spionaggio da parte della NSA. Se gli avessi chiesto
un numero di telefono, al quale chiamare per sentire una voce umana,
si sarebbe rifiutato di darmelo o me ne avrebbe dato uno fittizio.
Tutto questo mi ricorda l’ufologo Antonio Chiumiento, al quale nel
2012 chiesi reiteratamente i nomi degli altri testimoni presenti
sulla rotonda di Mortegliano, che furono alle prese con la gigantesca
creatura aliena. Chiumiento si rifiutò con la scusa della privacy,
finendo per darsi la zappa sui piedi da solo e passando alla storia
come ciarlatano. Ingannato Terrestre ha fatto la stessa cosa,
negandomi la possibilità di accertare la sua vera identità. Morale
della favola: sono entrambi dei ciarlatani. Tra ufologi da strapazzo
e Troll siamo circondati da intelligenti bugiardi. Ci mancano solo i
nani e le ballerine. E poi possiamo aprire un circo.
Ciao Roberto.
RispondiEliminaVolevo avere una conferma del tipo con cui avevo a che fare. Prima l'ho fatto incazzare di proposito, per vedere la reazione. Poi, dopo il suo post su Osho ho capito che si era fregato con le sue mani. Così, nel mio secondo commento l'ho fatto parlare(tramite la tecnica di parlare di se per far cantare il merlo), e c'è cascato in pieno.
Se questo è un troll professionista ne deve mangiare ancora tanta di frutta(senza denti) che gli piace tanto.
Pensa, io ho letto 37 libri di Osho su 297, senza contare Sri Aurobindo, Krihsnamurti, Yogananda, Ramana Maharshi(mio mentore), quel ciarlatano di sai baba e decine di altri autori. E il tipo non ha imparato un zero virgola da Osho, eppoi non mi perdona di averlo chiamato troll. Che bello aver a che fare con loro, io mi diverto da matti, e tu lo sai. :-) :-)
Anche per lui vale lo stesso concetto su De Luca. Tutta la sua energia negativa verrà pian piano esaurita e creperà da stronzo e senza frutta. Pax
ti:ci:
Ora mi aspetto che usi le sue ultime energie per commentare. La prenderà male o la prenderà bene? Si accettano scommesse.
Eliminase i neuroni gli fungono un minimo....non si ripresenterà.
Eliminaforse in altro nick,ma sarà riconoscibile in breve.
michy