giovedì 30 marzo 2017

Fanno passare il peggio mescolandolo con il meglio


Fonte: Leggo

Dalla farina di grillo ai micrortaggi, dal bacon vegano ai gamberi di alghe. Sono solo alcuni dei cibi più nutritivi e sostenibili che tra qualche anno potrebbero arrivare sulle nostre tavole. Ad accendere i riflettori sui 'super food' che sfameranno il mondo è Seeds&Chips, the Global Food Innovation Summit (8-11 maggio, Fiera Milano Rho). Secondo recenti stime delle Nazioni Unite, infatti, entro il 2050 la popolazione mondiale passerà dagli attuali 7 ai 9,7 miliardi, circa 2,5 miliardi di persone in più, che popoleranno la Terra e che bisognerà sfamare raddoppiando la produzione di cibo, riducendo al massimo gli sprechi e, in particolare, sperimentando generi alimentari alternativi. Non ci si dovrà, dunque, sconvolgere se tra qualche anno sui nostri piatti appariranno gustosi snack di grillo e micro-prodotti naturali dalle caratteristiche nutritive sorprendenti o bacon e gamberi a base di alghe. Ne sono convinte le due startup italiane Addento e Mi Green Food e le internazionali Seamore Food e New Wave Foods, realtà presenti a SaC17 che stanno lavorando proprio in questa direzione.



La Fao ha definito gli insetti come cibo del futuro e Addento da anni sperimenta in questo campo. Il risultato raggiunto è una linea di nuovi alimenti con un ingrediente alternativo: una farina di grilli, nutrizionalmente superiore e più sostenibile rispetto ad altri cibi. I grilli rappresentano infatti una fonte alternativa proteica di primaria importanza tanto da essere considerati una risorsa di altissimo potenziale: ad esempio, hanno un contenuto proteico pari al 69% sul peso secco (contro il 32% della bresaola), sono ricchi di vitamina B12 e di acidi grassi come Omega-3 e Omega-6. Inoltre hanno un bassissimo impatto ambientale in termini di emissioni di gas serra e di consumo di risorse: per produrre un chilo di carne di manzo servono più di 15 mila litri d'acqua, per produrre l'equivalente di grillo ne serve soltanto uno.



Mi Green Food, invece, partendo dallo studio di un gruppo di ricercatori (Zhenlei Xiao, Gene E. Lester, Yaguang Luo e Qin Wang) in collaborazione con il Dipartimento di Nutrizione e scienze alimentari dell'Università di Maryland, ha avviato la produzione di micrortaggi, plantule commestibili che rappresentano una nuova tendenza del mercato agroalimentare. Con un'elevata concentrazione di vitamina C, E e K i micrortaggi sono ricchi di valori nutrizionali e antiossidanti tanto da essere definiti come «Super food», per l'elevata presenza di questi elementi rispetto ad ortaggi maturi e per i benefici sulla salute umana. La coltivazione inoltre avviene in ambiente indoor con metodo intensivo grazie all'utilizzo di un sistema multistrato e led specifici e un processo produttivo, altamente tecnologico e sostenibile.



Al pari dei micrortaggi, anche le alghe sono tra gli alimenti più sostenibili del pianeta, per la loro produzione infatti è richiesto solo il sole, niente acqua, né terra e soprattutto niente fertilizzanti né pesticidi. Esemplari sono le esperienze di Seamore Food e New Wave Foods. Seamore Food, azienda olandese di base ad Amsterdam, produce e vende bacon e tagliatelle a base di alghe, dando vita a piatti «alternativi», ma che imitano le ricette della tradizione. Interessante anche il caso della statunitense New Wave Food, leader nella produzione di frutti di mare a base vegetale, che da anni si impegna a dare una soluzione alla massiccia richiesta di questi prodotti realizzando alimenti sostitutivi ad alto contenuto nutritivo, capaci di frenare il devastante impatto della pesca commerciale sull'ecosistema marino e oceanico.

2 commenti:

  1. Volevo fare un commento più lungo, ma mi limito ad uno stringato. L'ultima riga e mezza è altamente significativa: "capaci di frenare il devastante impatto della pesca commerciale sull'ecosistema marino e oceanico". Mai parole furono più profetiche: sembra che lo sapessero già da tempo. Su SA Defenza di oggi, c'è un articolo(l'ultimo della serie) su Fukushima: Presto l'intero oceano Pacifico sarà morto, dopo toccherà presumibilmente anche agli altri due ultimi(mie parole).

    Mi piacerebbe vedere come realizza prodotti sostitutivi
    il super-cretino bipede terrestre (che si chiama uomo), quando la fabbrica biologica della materia prima(l'oceano) sarà completamente distrutta.

    ti:ci:

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    1. Due giorni fa, camminando sulla strada del porto in direzione dell’Hotel Hippocampo, un malgascio che stava chino su una bacinella sostenuta da una donna mi chiama e mi dice: “Vazaha, myla hena de sokake?”. Guardo dentro la bacinella e vedo pezzi di carne tra cui riconosco il reticolo del carapace della Caretta caretta. Non ho estratto dalla tasca la macchina fotografica, ma mi sono limitato a dire, in tono severo: “C’est interdit, c’est interdit. Se je appelle la police….” e stavo per continuare: “la polizia si mette a mangiare la tartaruga con voi e fa pagare una multa a me per averli disturbati”. Ma, visto lo sguardo incredulo dell’uomo, onde evitare di mettermi in brutte situazioni, me ne sono andato. Ritornato poco più tardi sul posto, questa volta con la macchina fotografica in mano e accesa, non c’era più nessuno. La venditrice di carne di tartaruga se n’era andata e l’uomo aveva ripreso le sue occupazioni.

      Morale: non ci sono solo le radiazioni di Fukushima, ma anche la stupidità e l’avidità degli uomini. Gaia si sta lentamente liberando di noi. Ci vorrà ancora qualche tempo.

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