Testo di Fabrizio Panizzi
Akhenaton, grande faraone rivoluzionario ed illuminato, che volle
spezzare il potere atavico delle caste sacerdotali di Menfi e Tebe,
cadute nella materializzazione dello spirito e nell'idolatria. Per
poter compiere il suo progetto, durato meno di un ventennio, il
grande rivoluzionario tornò alle origini del culto monoteista di
Atun Ra, a cui poterono accedere tutte le classi e tutte le razze e
fondò la nuova capitale politico-religiosa Akhenaton (ALAmarna),
declassando le precedenti città culto ed i loro adepti. Ma come
tutti i grandi innovatori si presume sia stato soppresso insieme alla
regina Nefertiti, dalle classi sacerdotali e militari, per riprendere
il potere. Riguardo la sua rappresentazione fisica, ho sempre pensato
che abbia voluto rappresentarsi androgino (Yin-Yang) come i fratelli
delle Pleiadi o di Orione, con i quali probabilmente, essendo un
grande iniziato ai misteri akhasici, poteva comunicare. Comunque, la
semina che Amenofi IV aveva effettuato, non sarebbe andata persa e
avrebbe dato a distanza di tempo i suoi frutti. I sopravvissuti dei
seguaci di Akhenaton avrebbero poi fondato la religione ebraica.
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