Natacha abitava ad Ankilibe finché non ha notato il gonfiore alla
pancia, accompagnato da forti dolori. La famiglia ha cominciato a
preoccuparsi e l’ha portata all’ospedale di Tulear, distante una
dozzina di chilometri dalla casa dove Natacha vive abitualmente. Ora,
dopo aver fatto l’operazione, è ospite di una cugina nel quartiere
di Ankiembe, per poter andare agevolmente in ospedale a fare le
medicazioni. Quando il chirurgo le ha aperto la pancia, sospettando
che si trattasse di un fibroma, ha trovato un grumo di sangue grande
come un pugno e si è finalmente capito cosa Natacha avesse: una
gravidanza isterica. Sembra che questo fenomeno sia molto diffuso
presso le donne malgasce e il nome che viene dato a questa patologia
è “bevoka sosokoditsy”. L’operazione è costata 1.400.000
ariary, 400 euro, una somma enorme per una famiglia di pescatori e
così se ne sono andati tutti i risparmi, ma la ragazza almeno è
ancora viva.
Cosa determini una gravidanza isterica non so, ma so che viene
anche alle cagnette e probabilmente è un esempio di come la mente
influisca sul corpo. Che ragione avrebbe un grumo di sangue di
formarsi nell’utero o nelle sue immediate vicinanze, se la donna in
questione non pensasse continuamente a diventare madre? A Natacha,
amica di Tina di vecchia data, volevamo dare un marito vazaha, ma
l’unico candidato che finora si era reso disponibile e le stavamo
per presentare, dopo che tramite noi i due si erano conosciuti in
fotografia, si è dimostrato poco affidabile ed è stato meglio che
non si siano conosciuti di persona. In Madagascar molti bianchi
vengono a cercare moglie, dopo aver esaurito il precedente matrimonio
in patria e magari essendosi lasciati dietro i figli grandi. E’
successo anche a me, quasi per caso, in modo non propriamente voluto.
Natacha si rimetterà. Tornerà alle sue abitudini quotidiane,
vendendo il pesce pescato dai cinque fratelli. Chi volesse impalmarla
si faccia avanti. Da un pezzo è in età da marito.
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