domenica 19 marzo 2017

La gravidanza di Natacha


Natacha abitava ad Ankilibe finché non ha notato il gonfiore alla pancia, accompagnato da forti dolori. La famiglia ha cominciato a preoccuparsi e l’ha portata all’ospedale di Tulear, distante una dozzina di chilometri dalla casa dove Natacha vive abitualmente. Ora, dopo aver fatto l’operazione, è ospite di una cugina nel quartiere di Ankiembe, per poter andare agevolmente in ospedale a fare le medicazioni. Quando il chirurgo le ha aperto la pancia, sospettando che si trattasse di un fibroma, ha trovato un grumo di sangue grande come un pugno e si è finalmente capito cosa Natacha avesse: una gravidanza isterica. Sembra che questo fenomeno sia molto diffuso presso le donne malgasce e il nome che viene dato a questa patologia è “bevoka sosokoditsy”. L’operazione è costata 1.400.000 ariary, 400 euro, una somma enorme per una famiglia di pescatori e così se ne sono andati tutti i risparmi, ma la ragazza almeno è ancora viva.




Cosa determini una gravidanza isterica non so, ma so che viene anche alle cagnette e probabilmente è un esempio di come la mente influisca sul corpo. Che ragione avrebbe un grumo di sangue di formarsi nell’utero o nelle sue immediate vicinanze, se la donna in questione non pensasse continuamente a diventare madre? A Natacha, amica di Tina di vecchia data, volevamo dare un marito vazaha, ma l’unico candidato che finora si era reso disponibile e le stavamo per presentare, dopo che tramite noi i due si erano conosciuti in fotografia, si è dimostrato poco affidabile ed è stato meglio che non si siano conosciuti di persona. In Madagascar molti bianchi vengono a cercare moglie, dopo aver esaurito il precedente matrimonio in patria e magari essendosi lasciati dietro i figli grandi. E’ successo anche a me, quasi per caso, in modo non propriamente voluto. Natacha si rimetterà. Tornerà alle sue abitudini quotidiane, vendendo il pesce pescato dai cinque fratelli. Chi volesse impalmarla si faccia avanti. Da un pezzo è in età da marito.

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