Congo in quel momento non c’era, ma aveva lasciato un paio di
suoi dipendenti al chiosco, a badare della carne. Arriva un giovane
ubriaco, che poi è vicino di casa di Congo, e comincia a inveire
contro i due garzoni. Poi afferra manciate di sabbia e le getta sulla
carne esposta in vendita. Uno dei due ragazzi va a chiamare il
titolare, Congo, soprannominato Congolesi benché sia malgascio
purosangue, di etnia Masikoro, di professione macellaio. L’uomo
arriva in pochi minuti e chiede al suo vicino di casa ubriaco di
smetterla. Per tutta risposta l’esaltato afferra la corona puntuta
del cambio di una bicicletta, saltata fuori non si sa da dove e
ferisce Congo alla mano sinistra. Il macellaio non è un tipo da
lasciar correre e afferra il fidato coltello d’ordinanza, sta per
commettere l’irreparabile ma i due garzoni, a fatica, riescono a
bloccarlo, altrimenti ora Congo sarebbe in prigione. Anche così
l’ubriaco continua a menare colpi con l’arma impropria, ricavata
da una bicicletta.
Poi lo squilibrato scappa, sopraggiunge suo padre, che si scusa
fino ad umiliarsi, supplicando Congo di non andare alla polizia.
Congo ha altri problemi, in quel momento, con la mano sanguinante. Va
in ospedale, ma l’iniezione antitetanica non c’era. I medici gli
fasciano la ferita e gli dicono di cercare l’antitetanica in
qualche farmacia. In nessuna delle quattro di Tulear c’era. Passa
una settimana e alla fine Congo e sua moglie Emma trovano il liquido
salvavita, arrivato nel frattempo. Costo: 32.000 ariary, quasi dieci
euro. Il padre del giovane ubriaco, che non è mai andato a scusarsi,
porta a Congo alcune galline come risarcimento e rifonde le spese per
un totale di 80.000 ariary (22 euro), una bella botta per la famiglia
media malgascia. L’alcol fa brutti scherzi ed ha un costo sociale
di molto superiore a quello della bottiglia in sé. Da noi gli
ubriachi provocano incidenti stradali. I rapporti tra padre e figlio,
vicini di casa di Congo, sono vieppiù peggiorati. Il motivo
dell’aggressione? A quanto si dice, solo la gelosia nel vedere
un’attività lavorativa florida.
sull'Antitettanica:
RispondiEliminahttps://www.valdovaccaro.com/2013/11/indecorose-e-oscene-vaccinazioni/
Scaricato. Grazie.
Elimina:-)
Non metto in dubbio quanto spiegato dal dottor Vaccaro, ma vorrei evidenziare che ciò che vale per l’Italia forse non vale per i paesi tropicali. Anche se in Madagascar non esistono cavalli, la situazione sociale è come la nostra in epoca contadina e le deiezioni degli zebù sono ovunque. Solo ieri pomeriggio ho visto alcune bambine scalze mettere per sbaglio i pieni dello sterco bovino e un caso risalente a tre anni fa riguarda un’altra bambina, di nome Elisa, che abitava nel mio stesso quartiere. Fu morsa da un cane e dopo due settimane senza cure, quindi anche senza un’adeguata pulizia della ferita, morì di tetano. Così riferì la voce ufficiale circa la causa della sua morte. Il cane non c’entrava, né la sua saliva, ma la casa in cui viveva la piccola era circondata da recinti con zebù e quindi il tetano ci poteva stare tutto, mancando l’igiene. I genitori erano così poveri che non avevano i soldi per portare la bambina in ospedale e io sul momento non avevo dato peso alla morsicatura, perché non era stata inferta in punti vitali. E’ un rimorso che mi porterò dietro tutta la vita, non aver fatto niente, ma quando sono in Madagascar tendo a dare ascolto a Tina e lei preferisce non impacciarsi. Qui è la norma: ognuno per sé.
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