Testo di Marco Della Luna
L’obbligatorietà dei vaccini evidentemente non è solo
business, è anche e soprattutto uno strumento di dominazione
sociale. Fanno leggi per poter entrare tanto nel nostro corpo, quanto
nel nostro conto corrente e nel nostro computer, per immettere
sostanze e per prelevare i risparmi, per renderci completamente
trasparenti, tracciabili, penetrabili; mentre gli organismi che
prendono le decisioni per noi e che ci governano vengono resi sempre
più opachi, distanti, insindacabili, irresponsabili. E privatizzati.
Lo Stato risponde ai mercati, alle società di rating, alle grandi
banche, non più ai cittadini elettori. Perciò l’esigenza per la
sopravvivenza è opporsi totalmente ad ogni forma di penetrazione
tecnocratica – penetrazione che oggi arriva allo stesso genoma.
Quale mezzo non sarà lecito?
Faccio notare che siffatta ristrutturazione dell’ordinamento
sociale, che riduce l’uomo in condizione zootecnica, viene fatta
accettare, dai poteri forti, come indispensabile per assicurare la
governabilità di un mondo sconvolto dall’operato di quei medesimi
poteri, ossia dalle dinamiche della sua finanza speculativa
selvaggia, dall’inquinamento, dall’esaurimento delle risorse, dai
mutamenti climatici. E questo è il tema del mio nascente libro OLTRE
L’AGONIA – come fallirà il dominio tecnocratico dei poteri
finanziari (Arianna Editrice, in corso di stampa).
Come avvocato, sto ricevendo da moltissime persone richieste di
intervenire con azioni civili e penali a tutela di altri bambini,
per difenderli dal destino che ha colpito il piccolo Angelo. Dopo
oltre trent’anni di avvocatura, sono alquanto esercitato nella
lettura dei fatti, degli indizi e dei comportamenti, soprattutto di
quelli illeciti e criminosi, sia in senso affaristico, sia in senso
lesivo dei diritti umani di libertà e dignità, come sopra spiegato.
E il panorama che mi si apre, allorché mi affaccio su questa
problematica, è molto significativo e indiziante.
Non entrerò, in questa sede, nel merito delle numerose ragioni
scientifiche contro i vaccini, o più esattamente contro questi
vaccini, così prodotti, così (non) testati, così (non) garantiti,
così somministrati, così tagliati con sostanze nocive. Entrerò nel
merito di tutto ciò negli atti giudiziari e con l’assistenza di
esperti. Qui chiarisco soltanto che i vaccini hanno avuto grandi
meriti nel debellare tremende malattie, ma essi sono consigliabili e
benefici se efficaci, se non contaminati, se non dannosi per il
sistema immunitario e la salute in generale, se somministrati nel
modo giusto e alla giusta età e su basi di bisogno effettivo,
ponderando rischi e benefici della singola persona (comprese le
controindicazioni soggettive), e chiarendo quanto dura il loro
effetto protettivo. Il male è che si sta sfruttando il bisogno che
l’uomo ha di vaccinarsi per propinare vaccini tossici, con
esenzione di responsabilità per le case produttrici.
Voglio anche aggiungere che è erronea l’impostazione del
problema correntemente offerta all’opinione pubblica, ossia che
l’obbligo di vaccinazione per iscrivere i fanciulli a scuola,
contrapposto al rifiuto di alcuni genitori di vaccinare i loro figli,
configurerebbe un conflitto tra il diritto costituzionale alla salute
e il diritto costituzionale all’istruzione, dove il primo è
superiore al secondo, quindi l’obbligo è costituzionalmente
corretto. In realtà il conflitto è tutto nel diritto alla salute,
perché chi si oppone alla vaccinazione dei propri figli lo fa
proprio per tutelare la loro salute.
Un personaggio interessante.
RispondiEliminaAnche lui è stato rapito dagli alieni. Sarà per questo?