Fonte: Il Fatto quotidiano
Duro intervento
pronunciato alla Camera dei Deputati dal parlamentare di Fratelli
d’Italia, Ignazio La Russa, nel corso dell’esame del ddl
Fiano sulle modifiche al codice penale riguardanti il reato
di propaganda del regime fascista e nazifascista. La Russa, che
poco prima, a nome del suo partito, ha richiesto invano di rinviare
la discussione sulla legge, esordisce esprimendo contrariamento nei
confronti della presidente della Camera, Laura Boldrini, che aveva difeso nel corso de L’Aria che Tira (La7). Il
motivo dell’irritazione risiede nel fatto che al deputato è
concesso un terzo della durata prevista per il suo intervento, in
quanto Fratelli d’Italia ha sforato coi tempi concessi. “Abbiamo
fatto solo un intervento” – protesta La Russa – “e abbiamo
esaurito il tempo? Capisco, comincia già una certa limitazione della
libertà di pensiero.
Comunque non avrei bisogno di tempo, perché
questa legge non vieta soltanto il parlare, il dire, lo scrivere, il
pensare, il raffigurare, il disegnare, il dipingere, lo scolpire,
tutte cose che non piacciono a questo regime politico” – continua
– “Lo ha scritto molto bene Giorgia Meloni. La
legge Fiano vieta anche la gestualità. Quindi,
da ora in poi, state attenti ad alzare la mano oltre alla
spalla, state attenti a mettere le mani sui fianchi, state attenti
a camminare con la gamba alzata orizzontalmente quando
camminate, state attenti anche ad accentuare il mento, perché
l’accentuare il mento richiama certamente quel mostro che fu
Benito Mussolini. Potete essere passibili di due anni di galera.
Vergogna!”
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