sabato 9 settembre 2017

La guerra degli stupri


Fonte: Il Corrosivo


Non sono mai stato un grande fan delle forze dell'ordine, così come gli articoli presenti in questo blog stanno a confermare. Forse perché nella mia vita ho preso troppe manganellate e respirato troppi lacrimogeni o perché mi tornano spesso alla mente le parole di mio zio (poliziotto) che mi raccontava l'atmosfera buia ed inquietante dei commissariati, dove troppo spesso legge e malaffare finiscono per trovare strade tortuose attraverso le quali andare a braccetto. Ciò nonostante di fronte alla notizia dei due carabinieri denunciati a Firenze per stupro nei confronti di due studentesse americane sono restato perplesso e per quanti sforzi faccia non mi riesce davvero di trovare la vicenda verosimile. Stando a quanto scrivono i giornali  nella notte tra il 6 e il 7 settembre i due militi, in divisa e con l'auto di servizio, di ritorno da un intervento in una discoteca, avrebbero caricato in macchina (circostanza confermata dalle telecamere e da testimoni) le due studentesse visibilmente ubriache e reduci dalla discoteca stessa, con l'intenzione di riportarle alla propria abitazione, per poi stuprarle selvaggiamente nell'androne di casa e all'interno dell'appartamento.


A non convincermi affatto sulla ricostruzione di quanto è accaduto non è soltanto il fatto che i vicini abbiano dichiarato di non avere sentito urla o baccano ed i medici dell'ospedale ad una prima visita non abbiano riscontrato sulle ragazze segni di abrasioni o violenza, ma anche e soprattutto il fatto che i due carabinieri fossero in divisa e sull'auto di servizio. Solo un folle (o un carabiniere delle barzellette) sarebbe così stupido da organizzare uno stupro mentre è in divisa e in servizio, dal momento che saprebbe bene di essere identificato immediatamente senza fatica e certamente non potrebbe sperare che la "divisa" (buona forse per coprire abusi e pestaggi in guardina) lo metta al riparo da uno stupro su due ragazzine.

Probabilmente gli inquirenti riusciranno a fare luce sulla vicenda, ma la sensazione preponderante è quella che le due ragazze americane stiano giocando sporco, forse perché entrambe assicurate contro lo stupro, ed i media abbiano colto al volo una notizia appetitosa che potesse fare da contraltare allo stupro di Rimini che sta indignato le coscienze da alcuni giorni. Anche gli italiani stuprano, perfino i carabinieri, sarebbe un argomento esplosivo per il radical chic di turno, nei salottini buoni dei dibattiti in TV.

6 commenti:

  1. C'è poco da credere a quello che si sente in TV e si legge sui giornaletti ufficiali di regime!

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    1. La notizia è troppo grossa per essere vera.

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    2. Vero.
      Meglio affidarsi a RussiaToday o al blog di peppe crillo.

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  2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  3. Se hanno commesso un tale gesto, debbono pagare come gli stupratori di Rimini.

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    1. Uno dei due si è presentato spontaneamente e ha ammesso che c'è stato un rapporto sessuale, ma consenziente.

      A me questa storia fa venire in mente Dominique Strauss-Kahn, accusato del medesimo reato da una donna delle pulizie.

      In quel caso volevano farlo fuori politicamente, nel nostro caso vogliono destabilizzare la società e invalidare la prossima manifestazione antigovernativa organizzata dal generale dei C.C. Pappalardo.

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