mercoledì 26 febbraio 2020

Breve storiella buonista



Le mirabolanti fantasmagorie di Capitan Selfini (di Nikolas Renzi) Salvini continua a ripetere che il motivo per cui è nato questo focolaio di coronavirus in Italia è perché il governo non ha chiuso i porti con l'Africa. Più volte mi sono domandato come potesse essere possibile che dalla Libia si possa accendere un focolaio in Lombardia, tramite lo sbarco di migranti in Sicilia, in Puglia ecc.. Ci ho riflettuto parecchio e sono giunto alla costruzione della storia più plausibile che possa esistere. Ve la racconto.

La famiglia Cinese Cin Ciun Cian, residente in Cina, ha il Coronavirus ma è asintomatica. Per tanto, non sapendo di avere il virus, decide di andare in vacanza.

"Dove vogliamo andare?"- chiede la Signora Cin Ciun Cian.
"A Gardaland!" - Rispondono i bambini di 10 anni.
"Sciocchini - ribatte il padre - intendevamo dire in quale Paese". Ma nessuno risponde.
Il signor Cin Ciun Cian allora decide di prendere il mappamondo, girarlo e puntare il dito su un Paese a caso. Esce la Libia!
"Ma in Libia c'è la guerra!"- dice contrariata sua moglie.
"Il dito ha parlato!" - risponde con tono patriarcale il marito. E così partono tutti alla volta della Libia!


Arrivati in Libia scendono, senza controlli, e vanno felicemente a spasso da brava famigliola cinese. Ad un certo punto i figli, annoiati e lamentosi, chiedono di andare ad un parco giochi. Il signor Cin quindi ferma un militare libico, nel bel mezzo di uno scontro a fuoco con la frazione avversaria.
"Mi scusi buonuomo libico, sa dirmi dove trovare un parco giochi?"
"Cosa?! Ma qui ci sono solo campi di concentramento"- risponde la guardia, che guarda caso conosce la lingua cinese... (lasciate fare!).
"Mh" - risponde il cinese, pensando che intendesse dire un campo di concentramento di divertimento, cioè dove si concentra tutto il divertimento (lasciate fare vi ho detto!).
"Va bene - dice Cin Ciun Cian - ci dica dove sta questo campo di concentramento".


Arrivati al campo di concentramento, vedono un certo Abdul Allah che sta scappando e le guardie libiche che urlano: "fermateloooo". Ciun Ciun Cian quindi, pensando fosse un ladruncolo, gli si getta addosso per fermarlo e gli tossisce in faccia. Abdul ora ha il coronavirus e viene riportato nel campo! Ci siamo quasi...

Abdul infetta le guardie che muoiono, ma lui ha un fisico particolarmente resistente. Scappa nuovamente e si imbarca. Una ONG lo salva e lo porta a Pozzallo. Qui gli fanno il tampone e scoprono che ha il coronavirus:
"Lei dovrà stare in quarantena, anzi di più, in cinquantena!"
"No no, io voglio andare a Codogno! - risponde l'Africano- E' da quando sono piccolo che il mio sogno in Etiopia era andare a Codogno!"
"Non se ne parla!"
"Guarda che te tossisco in faccia, fascio! Sta attento che nun ce metto niente - dice Abdul- a mi padre già j'ho sputato in faccia na vorta. E poi io so communista così".
"Ok ok, non te incazzà - risponde la guardia medica - ti porto subito lì personalmente con la mia macchina".

Avevate dubbi?

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