La cacciata dal paradiso

Abbiamo spesso sentito l’espressione: “I potenti tengono il popolo nella paura perché così è più facilmente dominabile”. Ma cosa significa, questo, di preciso? Il seguente video ce lo fa capire. L’oratore, Francesco Neri, spiega che una cellula ha due principali movimenti, l’attrazione e la repulsione, ovvero avvicinarsi (al cibo) e allontanarsi (da una minaccia). A sua volta, la seconda opzione, che è il più facile modo di difendersi in virtù dell’istinto di sopravvivenza, si divide in due operazioni: la fuga vera e propria e la chiusura dei recettori posti sulla membrana. Con la chiusura delle aperture verso l’esterno, non entra e non esce niente e tutti i sistemi vitali sono bloccati, almeno finché il pericolo non è passato e la cellula può riaprire i recettori. E riprendere la sua normale attività vitale. 

Trasponendo questo fenomeno da una cellula a 50.000 miliardi di cellule, tante quante si compone ciascun essere umano, si ottengono le stesse reazioni. Noi ci avviciniamo a ciò che ci fa stare bene e ci allontaniamo da ciò che ci fa stare male, sia allontanandoci fisicamente (prima operazione), sia chiudendo i canali con l’esterno, ovvero chiudendoci a riccio per non essere danneggiati da chi ci sta vicino. “Gli altri sono il nostro inferno”, diceva Jean Paul Sartre. Di modo che, passando dall’infanzia alla vecchiaia, diventiamo sempre più egoisti e sempre meno altruisti. Ditemi che non è vero! Se ci dovessero essere delle eccezioni, non farebbero altro che confermare la regola, ma qui non ci stiamo occupando di santi, bensì di noi comuni mortali. Ma andiamo oltre. 

Trasponendo tale fenomeno, che riguarda i singoli individui, all’intera popolazione umana, composta da 7,7 miliardi di individui, otteniamo gli stessi risultati. I popoli sono attratti da ciò che li fa stare bene e si tengono lontani da ciò che li fa stare male. Anche qui, ditemi che non è vero! Citatemi un popolo che si senta attratto dalla guerra o dalla carestia o dalle pestilenze. E’ proprio qui che arriviamo al punto, e che possiamo rispondere alla domanda iniziale su cosa significhi di preciso che i potenti tengono la gente costantemente in uno stato di paura. I potenti, le paure, se le inventano e ce le somministrano come medicine, goccia dopo goccia. 

In questo modo, interi popoli che si sentono minacciati, cercano di scappare, di difendersi, ma non sanno come fare, né dove andare e si sentono prigionieri. Questa frustrazione genera ancora più paura, ma, soprattutto, un’umanità spaventata chiude i...”recettori”, bloccandosi e impedendo a se stessa quell’evoluzione spirituale che pure sarebbe tecnicamente possibile, oltre che auspicabile. Le entità malvagie che ci stanno parassitando, chiamiamole Arconti o Illuminati o in qualsiasi altro modo, grazie al continuo stato di paura in cui ci tengono, impediscono all’essere umano di emanciparsi spiritualmente e, in un certo senso, diventare Dei. Nella Genesi sta scritto, più o meno: “cacciamoli dal paradiso, prima che diventino come noi”.