Testo di Emilio Mola
Prima “brutto ne*ro”. Poi gli sputi. Poi la pistola puntata in faccia. Tutto a Milano. In un autobus. In mezzo ad altra gente. Il ragazzo, 29 anni, nato in Italia e di origini eritree, se ne stava sull’autobus per i fatti i suoi. Con le cuffie nelle orecchie, ad ascoltare musica. Quando sono entrate due 30enni italiane, con una bottiglia d’amaro in mano. Una delle due si è seduta sul posto riservato ai disabili. E all’improvviso, fissando il ragazzo, ha sbottato: “Ne*ro di merda alzati e fai sedere la mia amica”. Perché il ragazzo, anche se nato e cresciuto in Italia, è un “ne*ro” di merda, ha la pelle del colore delle sue origini. Ha la sua pelle. Nera.
E quella brava, educata, civile italiana, che come tutti gli italiani viene “prima” a prescindere, con la sua bottiglia di Montenegro in mano (l’unico ne*ro che le piace) la pelle nera di quel ragazzo non sta bene. Il 29enne ha fatto finta di nulla. Allora la brava italiana ha rincarato la dose: “Alzati e lascia il posto alla mia amica, altrimenti ti sbianco, brutto fro…”. E non contenta gli ha sputato addosso. A quel punto il ragazzo ha provato ad allontanare la donna che dalle parole è passata all’aggressione vera e propria. Ed è lì che la brava italiana ha estratto dalla borsa una pistola e l’ha puntata in faccia al ragazzo.
A evitare il peggio e disarmare la donna è stato il giovane stesso. Mentre lei e la sua amica, fermato il mezzo, sono fuggite facendo perdere le proprie tracce. Ovviamente su questa ennesima storia agghiacciante raccontata da Milano Today e confermata dai Carabinieri, si dirà poco. Perché non serve a certi sovranisti scopi. E anzi smonta certe sovraniste narrazioni. Quindi no, non ci saranno i “loro” post carichi di indignazione. Non si deve sapere che a molestare, insultare e minacciare con la bottiglia d’alcol in mano sono state delle italiane. E la vittima un ragazzo di colore.
Smonta tutta la narrazione che vuole le due parti invertite. Perché fossero state così, invertite, oggi non parlerebbero d’altro. Ma stando così le cose, meglio tacere. Meglio non far sapere. Meglio prima gli italiani. Sempre.
Lo dice l'articolo stesso nato in Italia ma se fosse stato un migrante la ragazza perché alticcia come finiva? I pennivendoli scrivono uno per colpire centinaia che non ci sono!
RispondiEliminaMa che cazzata! Lo capirebbe anche un prete comunista che è una montatura, come quella del negro che salvo un bambino in Francia, arrampicarsi sui balconi.
RispondiEliminaArrampicandosi! Colpa mia.
EliminaDi primo acchito, mi è sembrata una storia troppo inverosimile per essere vera.
RispondiEliminaPer ora è uscita solo sui quotidiani locali. Vedremo se nelle prossime ore rimbalzerà in televisione.
E' troppo ghiotta perché un cattocomunista se la lasci scappare.
se è catto non è Comunista. Devono scegliere ! Io non credo più a niente. Si autofabbricano gli attacchi per pietire. E invece ci fanno incavolare e di brutto. Ha ragione Daniele.
RispondiElimina