giovedì 5 agosto 2021

La curiosità che ci spinge oltre i confini della realtà


In realtà, non dovevo essere io l’ipnotizzato, ma un soggetto di sesso femminile. Solo che costei rientra in quella categoria di persone che si fanno prendere dall’ansia quando sono inquadrate da una telecamera. Si chiama “panico da palcoscenico”. Aveva cominciato a raccontare i suoi problemi (per una donna è facile), ma quando mi sono avvicinato con la videocamera affinché il microfono incorporato cogliesse meglio la voce, si è irretita. E mi ha chiesto di spegnere. Così, mi sono trovato orfano di un video, e ho preso in mano la situazione. Non ha funzionato neanche con me, perché mi sembra di essere refrattario per natura ad argomenti di tipo esoterico, ma almeno spero che ne sia uscita una sceneggiata spontanea e tutto sommato simpatica. Giuro che non ero né ubriaco, né brillo e farò anch’io, come chiusa, quello che facevano gli attori di teatro una volta, quando si prendevano per mano poco prima che si chiudesse il tendone verde: chiederò scusa per la goffaggine e ringrazierò gli spettatori per la pazienza. Scusate e grazie. 


14 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    1. Mi dispiace, Anonimo, non avevi scritto niente di disdicevole, ma io devo cominciare a mettere un po' d'ordine in questo blog.

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  2. Continua la sagra degli anonimi. Mai così numerosi come in questo periodo. Figure ectoplasmatiche, pirandelliane, che però sono prodighe di consigli, ammonimenti, sottolineature, stroncature eccetera eccetera. Profondi conoscitori dell'universo femminile, si spingono nelle profondità più recondite dell'ignoto muliebre, dove neppur satanasso mai riuscì a penetrare.

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    1. Bel commento, Mauro, simpatico come tutti i tuoi commenti.

      All'Anonimo avrei voluto rispondere che tutte le signore che accompagno in macchina in ospedale, dal medico o anche semplicemente a fare la spesa e dalla parrucchiera, mi raccontano le loro magagne, sia quelle fisiche che quelle mentali.

      Per me è uno strazio.

      Hai presente quei cagnolini di plastica che si mettevano dietro la macchina, la cui testa ballonzolava con il movimento?

      Ecco, io mi sento così.

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  3. Va beh ma a freeanimals non si può chiedere tutto pure di essere un " tomber de femme" e'gia tanto quello che fa!
    uber ex terrorista animalista vegano padrone e moderatore di un blog antisemita ecc ecc e che e' !?
    piuttosto chieda a me visto dove sto qualcosa dovrei sapere,
    Comunque le anticipo una cosa che ho imparato proprio qui su quali sono i 2 toccasana i 2 segreti per arrivare subito al dunque ... I soldi e i complimenti con questi 2 vai sempre sul sicuro " anche alla più brutta del pianeta fai un complimento( anche bugiardo) e si sciogliera sempre e' matematico"

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    1. Citazione:

      "uber ex terrorista animalista vegano padrone e moderatore di un blog antisemita".



      Una persona normale, con queste referenze, dovrebbe vergognarsi, ma siccome io sono Bastian Contrario, non so perché, tale descrizione per me è un vanto.

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  4. Anonimo ( e mettete qualche nome , almeno un numero per distinguervi) , stavolta concordo in pieno.
    Esperienze dirette e di diretti amici / conoscenti.

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    1. Citazione:

      "mettete qualche nome , almeno un numero".



      L'ho chiesto molte volte, ma visto che non capiscono, dovrò passare alle maniere forti, cancellando i commenti.

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  5. @Freeanimals,

    FINALMENTE lo FAI, quante volte te l' abbiamo chiesto in MOLTI, pensa che in una giornata arrivano anche 4 COMMENTI di Anonimo=Nessuno, un vero CASINO "mediatico" del TUTTO ingestibile, credimi NON capisco questa RITROSIA nel farlo!

    MANDI

    SDEI
    (Il MESTRI-della netiquette)

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    1. Citazione:

      "NON capisco questa RITROSIA nel farlo!"



      Eccesso di tolleranza?

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    2. Io invece non capivo quest'ossessione vostra di vedere un nome, cosa cambia ? Se uno scrive cervo bianco O toro seduto o mucca pazza o alce sciancato ecc cosa cambia poi ho avuto l'illuminazione !
      Cambia che se i puffi fanno una visitina mattiniero a casa di qualcuno e cercano sul Cellulare un nome e lo trovano il pitocco e 'fottuto mentre invece sai quanti nomi "anonimo" ci stanno in giro,
      io metto Sed vaste per fare un piacere a lei freeanimals che mi ha chiesto di non pazziare con i nomignoli, potrei anche mettere il mio nome visto che qui i puffi non arrivano ex abrupto solo che causa visto non voglio noie qui da me appena fai qualcosa di avventato vogliono soldi sti marocchini

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    3. Il motivo per cui è richiesto un nome, vero o falso che sia, è semplice: per permettere agli altri utenti di interloquire con tutti, evitando la confusione che deriverebbe dalla presenza di due o più anonimi.

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  6. Il commento rimosso dell'anonimo non era sbagliato.
    Le donne parlano quando sono loro a deciderlo.
    Io conosco un paio di taxisti che trasportano, in compenso, uomini logorroici quanto mai, che li ammorbano con lamentazioni di ogni tipo, c'è chi ce l'ha con il collega di lavoro, chi con i genitori, chi con i parenti, chi con la consorte, chi col vicino di casa.
    Il taxista deve condurre un mezzo facendo da padre spirituale a chicchessia, e guarda, la maggioranza, relata refero, sono uomini.
    Tutti hanno bisogno di sfogarsi.
    E quando io sono nell'anticamera di un medico,
    o in qualche fila e attendo il turno, i peggiori attacca-bottoni sono maschi, che si appiccicano come lecca lecca al loro interlocutore, l'ultimo mi è capitato un mese fa, non ne potevo di più, ora so tutto di lui, potrei scrivere un mini romanzo buono per una trama da film.
    Le donne, invece, sono diffidenti, ti guardano con occhio indagatore, di sguincio, guardinghe, la guardia alta, come se avessero paura che solo stando vicino tu gli rubassi i pensieri.
    Mia esperienza personale.

    Zenzero

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    1. Ho una cliente che mi telefona a casa non per prendere appuntamento, ma per commentare le notizie del telegiornale (che io non guardo).


      L'ho bloccata più volte, ma lei ritorna sempre e non posso sbatterle il telefono in faccia.


      Da bambini, a dottrina, la suora ci insegnava che bisogna cristianamente sopportare le persone moleste.

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