Testo
di Davide Battistini
Sono
tanti i giorni che ho passato senza nutrirmi. L'ultima
volta che ho mangiato era il 19 gennaio. Oggi è il 10 marzo. Digiuno
per chiedere, in modo non violento, totalmente ignorato dalla giunta PD, dai
cosiddetti Democratici (nel nome hanno demos, potere al popolo) legalità,
civiltà e compassione per gli animali non umani. Sto
aiutando Vasco Errani a dare prestigio all'Emilia Romagna. Ma
il governatore non è interessato ad un aumento di civiltà. È
mia opinione cambiare, col voto, ad ogni elezione, a partire dalle europee di
fine maggio, questa casta politica. Casta
che è da troppi decenni abituata alla bella vita.
Casta
che non ha più alcun contatto con la realtà della dura vita dei cittadini che
la mantengono nel lusso. Io
digiuno perché sento di doverlo fare, perché sento il dovere di lottare
contro le ingiustizie che calpestano i diritti dei più deboli. Non mi interessa
indignarmi e stare fermo. I deboli hanno bisogno di protezione. Le persone
civili devono essere questa protezione. Esserlo concretamente. Non sopporto che
si calpestino i diritti dei malati, degli anziani negli ospizi o dei bimbi
negli orfanotrofi. Non sopporto gli abusi sui detenuti perché non sopporto le
prepotenze. Non sopporto l'omofobia. Non tollero lo sfruttamento degli
immigrati nelle terre razziste. Non sopporto neanche gli abusi negli ospedali
psichiatrici perpetrati sulle persone con patologie psichiche. Persone
che non possono difendersi.
Ma
so che sono già in tanti a dedicare tempo e denaro per dare protezione a queste
persone. Per questo ho scelto, ma forse non ho scelto, mi ha scelto Madre
Terra, di occuparmi da trenta anni di diritti degli animali non umani. Perché
questa lotta è la più difficile ma
anche la più elevata eticamente.
Io
sono orgoglioso di essere un attivista per i diritti degli animali non umani.
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