Testo di Gustavo Raffi
ll
2014 è appena cominciato. Nuove importanti sfide ci aspettano fuori dai nostri
templi. Da massoni abbiamo il dovere di affrontarle e di vincerle. Ma per farlo
dobbiamo saper investire, non in borsa in bond o azioni, ma su quello che è il
bene più prezioso di cui disponiamo: il nostro essere uomini liberi, fedeli a
quel patto che ci rende eccezionali e che ci unisce. Quel patto che discende
dall'idea che siamo nati tutti uguali e fratelli, dotati di alcuni inalienabili
diritti, come il diritto alla vita, alla libertà appunto, alla felicità. Un
patto che è un imperativo categorico che deve trovare in ogni istante la sua
concreta applicazione nella realtà del nostro tempo ed ispirare le nostre
azioni.
Insieme in questi 15 anni abbiamo realizzato quanto sia importante non restarcene chiusi nelle nostre torri d'avorio, indifferenti a ciò che accade intorno a noi. Abbiamo aperto le nostre porte, siamo usciti allo scoperto abbandonando inutili segretezze e abbiamo cercato di farci capire nelle cose nelle quali anche la società profana ci può capire. E lo abbiamo fatto attraverso il dialogo, talora attraverso l'esempio, la testimonianza, il nostro agire etico. Noi non abbiamo certo verità da imporre, ma un sistema di valori da proporre. La nostra mission è indicare un metodo, una rotta, che è quella della ricerca continua, del confronto incessante, della dialettica. Un metodo che dobbiamo trasmettere senza retorica e con un linguaggio moderno ai giovani, affinché diventino cittadini consapevoli e si sentano sfidati a contribuire in prima persona alla costruzione di un mondo migliore. E' di questo che hanno bisogno le nuove generazioni, che guardano a noi con interesse crescente, perché ormai distanti e deluse, come ci dicono gli ultimi dati dell'Eurispes, dai partiti, dalle istituzioni e da altre forme di partecipazione e di impegno che nel corso degli anni hanno perso credibilità e autorevolezza. Il mio invito è di cogliere questa opportunità che ci si para dinanzi come un obiettivo irreversibile in questo momento storico. Solo così potremo dire di essere stati dei veri costruttori degni di quella gloriosa tradizione di cui possiamo solo essere fieri, di quel potenziale rivoluzionario che è patrimonio della massoneria nel suo puntare incessante al nuovo, al cambiamento, nel suo rifiuto di ogni forma di sudditanza, arroganza, egoismo e fanatismo.
Il 2014 potrebbe essere l'anno della svolta per le politiche dell'immigrazione in Italia e nella Ue. Da liberi muratori dobbiamo impegnarci a non abbassare la guardia né a chiudere gli occhi dinanzi a quello che è accaduto e continua ad accadere. Ma dobbiamo fare sistema e batterci, ciascuno nel proprio ambito, affinché non si deroghi mai dall'impegno nei confronti dell'altro. Non siamo isole, né monadi senza porte né finestre. Siamo uomini e gli uomini danno il meglio di sè quando incontrano l'altro e ne scoprono quell'uguaglianza profonda che supera ogni diversità. Dobbiamo insegnare a noi stessi e agli altri a guardare a chi arriva nel nostro paese non come a una potenziale minaccia, ma a una potenziale e straordinaria risorsa che potrà solo arricchirci, sempre che dall'altra parte ci sia il rispetto delle nostre leggi e del nostro sentire. Liberarci e liberare gli altri da ogni diffidenza, pregiudizio, chiusura deve diventare sempre più una priorità.
Il 2014 potrà anche diventare l'anno del primato della cultura e della tutela dell'ambiente sulle logiche del profitto. E anche al raggiungimento di questo traguardo la massoneria può senz'altro contribuire attivamente in prima linea, spazzando il campo da quell'orribile luogo comune che si è affermato in questi anni nel nostro paese, secondo cui la cultura appunto non dà da mangiare. Niente di più sbagliato, miope, fuorviante. L'Italia è un paese bello e ricco, ha uno sterminato patrimonio di arte, di bellezza, di cervelli. Tutti beni di cui il mondo ha bisogno. Non rassegniamoci, dunque. Diamoci da fare. Non interrompiamo il dialogo che il Grande Oriente da tempo ha cominciato a tessere con grandi intellettuali, uomini di scienza, giuristi, premi Nobel, invitandoli a un confronto serrato e fecondo, che, sono certo, darà i suoi frutti.
E ancora. Nel 2014 il lavoro è destinato a restare un'emergenza assoluta. Oltre un milione e trecentomila giovani sotto i 25 anni non hanno né un'occupazione né studiano. Sono i cosiddetti Net espressione inglese che sta per Not (engaged) in Education, Employment or Training, che vanno ad aggiungersi ai disoccupati sotto i 30 anni che sono 4 su 10. Una vera e propria drammatica bomba sociale pronta a esplodere se non sapremo invertire la rotta. Cosa possiamo fare noi massoni? Innanzitutto contribuire come abbiamo fatto in questi anni ad affermare il diritto per tutti a una educazione che punti all'eccellenza, alla formazione di uomini liberi, non di sudditi. Di uomini pronti a mettersi in gioco, forti di una identità matura e attenta alle sfide del mondo che ci circonda. Perché, ricordiamocelo bene, un paese che trascura la scuola è un paese destinato al declino.
Infine c'è il disagio sociale, che la crisi e il modo in cui è stata gestita sta contribuendo ad aumentare vertiginosamente. E' nostro dovere morale fare attenzione alle vulnerabilità e proteggere chi è più fragile. Anche qui le statistiche sono crudeli e parlano da sole e ci dicono che i poveri aumentano al ritmo di 600 al giorno, che oltre 3 milioni e 700 mila si rivolgono alle mense per mangiare, un milione in più rispetto al 2011 e che in 15 milioni vivono in disagio economico. Traete voi le conclusioni. Non è forse questo il momento giusto per rimboccarsi le maniche e dimostrare che la solidarietà non un'idea, non è mera carità fatta per scagionare i propri sensi di colpa, non è retorica, ma è un cardine assoluto della massoneria del nostro tempo, una massoneria fatta di azioni concrete e di impegno civile. Il mio augurio per il 2014 è quello quindi di continuare senza esitazioni o ripensamenti il nostro viaggio senza fine verso il futuro e al servizio dell'uomo, sapendo che abbiamo speranze e sogni comuni. Abbiamo tanto da fare, mettiamoci a lavoro. Indietro non si torna.
Insieme in questi 15 anni abbiamo realizzato quanto sia importante non restarcene chiusi nelle nostre torri d'avorio, indifferenti a ciò che accade intorno a noi. Abbiamo aperto le nostre porte, siamo usciti allo scoperto abbandonando inutili segretezze e abbiamo cercato di farci capire nelle cose nelle quali anche la società profana ci può capire. E lo abbiamo fatto attraverso il dialogo, talora attraverso l'esempio, la testimonianza, il nostro agire etico. Noi non abbiamo certo verità da imporre, ma un sistema di valori da proporre. La nostra mission è indicare un metodo, una rotta, che è quella della ricerca continua, del confronto incessante, della dialettica. Un metodo che dobbiamo trasmettere senza retorica e con un linguaggio moderno ai giovani, affinché diventino cittadini consapevoli e si sentano sfidati a contribuire in prima persona alla costruzione di un mondo migliore. E' di questo che hanno bisogno le nuove generazioni, che guardano a noi con interesse crescente, perché ormai distanti e deluse, come ci dicono gli ultimi dati dell'Eurispes, dai partiti, dalle istituzioni e da altre forme di partecipazione e di impegno che nel corso degli anni hanno perso credibilità e autorevolezza. Il mio invito è di cogliere questa opportunità che ci si para dinanzi come un obiettivo irreversibile in questo momento storico. Solo così potremo dire di essere stati dei veri costruttori degni di quella gloriosa tradizione di cui possiamo solo essere fieri, di quel potenziale rivoluzionario che è patrimonio della massoneria nel suo puntare incessante al nuovo, al cambiamento, nel suo rifiuto di ogni forma di sudditanza, arroganza, egoismo e fanatismo.
Il 2014 potrebbe essere l'anno della svolta per le politiche dell'immigrazione in Italia e nella Ue. Da liberi muratori dobbiamo impegnarci a non abbassare la guardia né a chiudere gli occhi dinanzi a quello che è accaduto e continua ad accadere. Ma dobbiamo fare sistema e batterci, ciascuno nel proprio ambito, affinché non si deroghi mai dall'impegno nei confronti dell'altro. Non siamo isole, né monadi senza porte né finestre. Siamo uomini e gli uomini danno il meglio di sè quando incontrano l'altro e ne scoprono quell'uguaglianza profonda che supera ogni diversità. Dobbiamo insegnare a noi stessi e agli altri a guardare a chi arriva nel nostro paese non come a una potenziale minaccia, ma a una potenziale e straordinaria risorsa che potrà solo arricchirci, sempre che dall'altra parte ci sia il rispetto delle nostre leggi e del nostro sentire. Liberarci e liberare gli altri da ogni diffidenza, pregiudizio, chiusura deve diventare sempre più una priorità.
Il 2014 potrà anche diventare l'anno del primato della cultura e della tutela dell'ambiente sulle logiche del profitto. E anche al raggiungimento di questo traguardo la massoneria può senz'altro contribuire attivamente in prima linea, spazzando il campo da quell'orribile luogo comune che si è affermato in questi anni nel nostro paese, secondo cui la cultura appunto non dà da mangiare. Niente di più sbagliato, miope, fuorviante. L'Italia è un paese bello e ricco, ha uno sterminato patrimonio di arte, di bellezza, di cervelli. Tutti beni di cui il mondo ha bisogno. Non rassegniamoci, dunque. Diamoci da fare. Non interrompiamo il dialogo che il Grande Oriente da tempo ha cominciato a tessere con grandi intellettuali, uomini di scienza, giuristi, premi Nobel, invitandoli a un confronto serrato e fecondo, che, sono certo, darà i suoi frutti.
E ancora. Nel 2014 il lavoro è destinato a restare un'emergenza assoluta. Oltre un milione e trecentomila giovani sotto i 25 anni non hanno né un'occupazione né studiano. Sono i cosiddetti Net espressione inglese che sta per Not (engaged) in Education, Employment or Training, che vanno ad aggiungersi ai disoccupati sotto i 30 anni che sono 4 su 10. Una vera e propria drammatica bomba sociale pronta a esplodere se non sapremo invertire la rotta. Cosa possiamo fare noi massoni? Innanzitutto contribuire come abbiamo fatto in questi anni ad affermare il diritto per tutti a una educazione che punti all'eccellenza, alla formazione di uomini liberi, non di sudditi. Di uomini pronti a mettersi in gioco, forti di una identità matura e attenta alle sfide del mondo che ci circonda. Perché, ricordiamocelo bene, un paese che trascura la scuola è un paese destinato al declino.
Infine c'è il disagio sociale, che la crisi e il modo in cui è stata gestita sta contribuendo ad aumentare vertiginosamente. E' nostro dovere morale fare attenzione alle vulnerabilità e proteggere chi è più fragile. Anche qui le statistiche sono crudeli e parlano da sole e ci dicono che i poveri aumentano al ritmo di 600 al giorno, che oltre 3 milioni e 700 mila si rivolgono alle mense per mangiare, un milione in più rispetto al 2011 e che in 15 milioni vivono in disagio economico. Traete voi le conclusioni. Non è forse questo il momento giusto per rimboccarsi le maniche e dimostrare che la solidarietà non un'idea, non è mera carità fatta per scagionare i propri sensi di colpa, non è retorica, ma è un cardine assoluto della massoneria del nostro tempo, una massoneria fatta di azioni concrete e di impegno civile. Il mio augurio per il 2014 è quello quindi di continuare senza esitazioni o ripensamenti il nostro viaggio senza fine verso il futuro e al servizio dell'uomo, sapendo che abbiamo speranze e sogni comuni. Abbiamo tanto da fare, mettiamoci a lavoro. Indietro non si torna.
Che bello leggere i ridondanti propositi di estatica felicità, che questo tipo vorrebbe contribuire con i suoi amici grembiulini, a realizzare un mondo migliore, tramite la trasmissione di un linguaggio moderno ai giovani(?), speranze(?), solidarietà(a parole), sogni comuni(?), fratellanza(?) etc. etc... Mi sembrano le stesse parole proferite dai vari papi che si sono succeduti negli ultimi 60 anni. Meno male che ci sono loro, che stanno per rimboccarsi le maniche. Con il loro "attivo e concreto aiuto", ci scrolleremo di dosso tutto il disagio e le paure che hanno finora attardato il nostro percorso evolutivo. Avremo presto anche noi il nostro mondo alla "Pandora". Ho l'impressione che ci prendono volutamente per il sedere....
RispondiEliminaIn uno dei suoi libri, Mauro Biglino afferma che, al di là delle apparenze, non c'è molta differenza tra Massoneria e Chiesa cattolica.
EliminaSiccome il linguaggio massonico implica che quando si dice nero, s'intenda bianco e viceversa, ieri ai telegiornali il Papa ha detto che in Ucraina c'è bisogno di "dialogo e concordia".
Ribaltando i concetti, è come se avesse detto che tra urcaini filo-occidentali e ucraini filo-russi non ci deve essere dialogo ma scontri armati, né concordia, ma scorrimento di sangue.
Sono solo io a interpretarla così, o il mio è un caso patologico di irriducibile mangiapreti?
A me questo messaggio piace, e auspico che si realizzi quanto in esso contenuto:" L'Italia è un paese bello e ricco, ha uno sterminato patrimonio di arte, di bellezza, di cervelli. Tutti beni di cui il mondo ha bisogno." e anche questa frase: "Il 2014 potrà anche diventare l'anno del primato della cultura e della tutela dell'ambiente sulle logiche del profitto."
RispondiEliminaSolo che c'è qualcuno che rema contro e non si sa bene chi è, io li individuo in quelli che vogliono l'austerità (austerità del popolo beninteso non della casta) in nome dell'Europa, in quelli che vogliono una TAV che non serve, in quelli che vogliono una TAP (Trans Atlantic Pipeline-http://www.youthunitedpress.com/litalia-protagonista-della-questione-energetica-europea/) il gasdotto che andrà a deturpare il Salento (Paradiso in Terra) per portare il Gas in Europa, è gente distruttiva non riflette sulle decisioni che prende, non ha amore per la natura e porterà a questo: http://www.youtube.com/watch?v=WfGMYdalClU
Grazie Laurama! Come sempre metti molta......verdura al fuoco. :-)
EliminaDue cose: i massoni che si occupano di "tutela dell'ambiente" sono solo gli ultimi arrivati. Negli anni Ottanta ce ne occupavamo noi Verdi. Mi metto anch'io fra essi. Ma, dove sono, ora, i Verdi?
Erano gli anni in cui la Mafia sotterrava veleni nei campi di pomodori. Possiamo parlare di fallimento? Se Stato e Mafia (come Chiesa e Massoneria) sono la stessa cosa, cosa ci si poteva aspettare da un partito sedicente Verde che era solo un'emanazione dell'Establishment?
Seconda cosa: che risultati si pretende di ottenere da partiti e associazioni sedicenti ecologiste che sono create ad hoc da quegli stessi che inquinano l'ambiente?
Conosci il caso del signor Hofmann che mentre era azionista dell'ICMESA di Seveso, era contemporaneamente membro di alto livello del WWF svizzero?
Mi sembra un caso emblematico, uno fra i tanti.
Certo si tratta di fallimento in tutti i campi, questo è evidente, dove sono finiti i Verdi non lo so forse sono stati inghiottiti dal sistema, quando sei nel meccanismo perdi di vista l'obiettivo iniziale, sarà la matrix che porta a questo.
RispondiEliminaNon ricordo il caso di Hofmann, ma evidentemente lì si trattava solo di affari, perché se avesse avuto veramente a cuore la natura sarebbe stato ben attento a dove finivano i soldi dei suoi investimenti.
A PAROLE i Massoni sono bravissimi a parlare di Libertà...ecc. E perché duecento anni dopo la LORO Rivoluzione Francese nel Mondo sono ancora SOLO UNA DECINA DI PERSONE a detenere TUTTO il Potere politico, finanziario ed economico? E perché costoro che detengono il Potere sono TUTTI MASSONI? Ah...per me tutto ciò che è Massoneria puzza e puzzerà sempre di sterco, per quanto MIELE ci possano spargere sopra A BELLE PAROLE...
RispondiEliminaMiele sopra lo sterco, variazione sul tema del lupo vestito da pecora.
EliminaLa Chiesa massona dice di voler sconfiggere la povertà nel mondo, ma si tiene ben stretti i suoi miliardi e la Massoneria ecclesiale parla di uguaglianza e fratellanza ma si tiene ben abbarbicata ai centri del potere.
Milioni di allocchi nel mondo ci cascano e loro, massoni e preti, fanno i loro porci comodi, brindando alla nostra salute.
Billy, ma se noi puntiamo l'attenzione sulle cose positive che vengono dette, mettiamo anche dalla Massoneria, che male ce ne può venire... anche solo questa frase "L'Italia è un paese bello e ricco, ha uno sterminato patrimonio di arte, di bellezza, di cervelli. Tutti beni di cui il mondo ha bisogno." perché no.
EliminaSono sicura che chi pronuncia queste parole ha a cuore la bellezza in generale, questo paese dovremmo trattarlo come un gioiellino e purtroppo invece è finito nelle mani sbagliate.
Gente che vuole deturparlo, sono in troppi a comandarci, a cominciare dalla TAV dal TAP ecc. se poi dietro quei progetti ci sono anche i massoni non lo so a me piace pensare che ci sia ancora qualcuno che ci tiene a questo paese.
Chi ci tiene a questo Paese sta zitto e lavora, sta alla base della Piramide, anzi NE STA PROPRIO FUORI, non certo al suo vertice.
EliminaOppure, vista la galoppante disoccupazione, protesta PERCHÉ non lavora...
EliminaConsiglio a chi voglia farsi un vera cultura sulla "vera" Massoneria di compulsare tre librettini, a mio parere, estremamente interessanti e significativi:
RispondiEliminaLa leggenda del tempio e la leggenda aurea
I manichei
Natura e scopi della massoneria
Autore Rudolf Steiner ed. Antroposofica Milano
Buona lettura! Giada
Grazie Giada, ho letto le recensioni nei siti Internet di alcune case editrici e sembrano libri molto interessanti... c'è molta confusione in giro alimentata ad arte e si tende a fare di tutta l'erba un fascio... spero di trovarli...
EliminaLaurama, se veramente sei interessata ai libri suggeriti da Giada, ti presento il mio steineriano di fiducia, Graziano Ganzit, che li avrà sicuramente.
EliminaCioè li vende?
EliminaSarei interessata a "La leggenda del tempio e la leggenda aurea" e "Natura e scopi della massoneria"
RispondiEliminaAutore Rudolf Steiner ed. Antroposofica Milano
Se non trovi i testi di R. Steiner (impossibile non trovarli!) Vai sul sito: Esonet e potrai spaziare, alla voce "Massoneria" finché vorrai, Giada
RispondiEliminaGrazie mille per la segnalazione... Esonet.org è veramente interessante.
RispondiEliminaPer i libri prima guardo se li trovo in libreria, la preferisco agli acquisti sul web e alle consegne tramite corriere, per tanti motivi... Mi è successo a volte che non mi trovavano in casa e i libri tornavano al mittente inoltre alcuni corrieri hanno rischiato morsicature dal cane...