lunedì 3 marzo 2014

Gabbia di matti

  
Ieri sera avevo voglia di vedere un film, ma in tivù non c’era niente. Così, facendo zapping, sono finito sulla 7. C’era Gianluigi Paraculo con la sua “Gabbia”. Ospiti, inizialmente, Oliviero Beha e Vittorio Sgarbi. Poi sono venuti Cesare Damiano, Elisabetta Gardini e altri. Dal pulpito è stato fatto parlare (urlare) un certo Giuseppe Caggiano, artigiano, il quale ha detto che il prossimo 19 marzo andrà a Roma a protestare, ma sarà l’ultima volta a meno che gli italiani non si sveglino dal torpore in cui sono precipitati, un torpore ipnotico che li rende rassegnati e in attesa di scomparire. Santoro e la Gabanelli sono stati i capiscuola e ora quel bravo ragazzo con la faccia da terrone (parole sue) sta solo seguendo le loro tracce. Fare finta di opporsi, in politica (Grillo) e in tivù (Paraculo) per far credere che siamo in una democrazia, in cui c’è libertà di dissenso, e non in una dittatura. Quindi, messaggio subliminale: non lamentatevi, perché potrebbe andare anche peggio. Per Beha l’Italia è allo sfascio (sai che nova!), ma questa reiterazione del messaggio disfattista potrebbe portare ad un effetto Pigmalione, cioè essere una profezia autoavverantesi. Per Caggiano, l’illustre sconosciuto popolano, deve venire ancora più miseria prima che gli italiani scendano in strada, con forconi e falci, cosa che, per essere attuata, prevede che, prima, vadano a farne incetta nelle ferramenta, fino ad esaurimento delle scorte.

La Gardini ha detto una cosa inquietante, e con quel suo bel faccino da eurodeputata può dire quel che vuole: ora gli italiani stanno dando fondo ai risparmi di una vita, ma quando i risparmi saranno finiti, cosa succederà? Anche lei ha dato il suo contributo allo scenario apocalittico tracciato da Beha e, quotidianamente, anche dai telegiornali. Caggiano con la sua domanda: “Cosa volete che faccia, l’artigiano o il rivoluzionario?”, ha aggiunto che quando lui va a protestare, si volta indietro e non trova nessuno. Esattamente ciò che capitava a me negli anni Novanta: quando organizzavo azioni di disturbo ai cacciatori, mi ritrovavo con una dozzina di amici animalisti e, avvistato un cacciatore, gli andavo incontro, ma quando mi voltavo i miei compagni non c’erano. Erano rimasti indietro, come se avessero le gambe di piombo. E’ ovvio che se dovevo affrontare da solo un uomo armato, con la divisa mimetica, i rischi di prenderle aumentavano, mentre se lo affrontavamo in gruppo teneva la cresta abbassata, per usare un paragone (con la “p” minuscola) avicolo.
                                                                                                                                                  
I miei amici animalisti lasciavano che fossi io a correre rischi perché, non avendo fiducia in se stessi, avevano paura delle reazioni violente del cacciatore, che se spara alla selvaggina potrebbe, per una forma di transfert, paragonare anche noi a selvaggina umana. Quindi io li capisco. Mi facevano incazzare, ma almeno so perché fossero restii a seguirmi. Con i sodali di Caggiano succede la stessa cosa, anche se il rischio di morire per mano della polizia è minore rispetto a quello di morire per mano dei cacciatori.
Tuttavia, le manganellate fanno male e le denunce per manifestazione non autorizzata creano strascichi giudiziari fastidiosi. Dunque, anche qui almeno sappiamo perché del movimento dei “Forconi” facciano parte poche persone.
Il risultato è che per il momento i rivoluzionari si ritrovano seduti in poltrona ad ascoltare i vari giornalisti paraculi e la rivoluzione può aspettare. L’imprenditore, intanto, si impicca in silenzio. Anch’io ero seduto comodamente in poltrona e non solo devo dar ragione alla Gardini, ma dovrei anche vergognarmi di dirlo pubblicamente. Anch’io, al momento attuale, come i miei compagni titubanti degli anni Novanta, ho paura delle conseguenze.
Ma almeno me ne rendo conto. E, se potrò, cercherò di rimediare. A un certo punto, ho spento la tivù: ero cotto. Così mi sono perso Paolo Barnard, ospite fisso.

12 commenti:

  1. Primo: gli italiani sono sempre i soliti vigliacchi, è verissimo, anche io nella mia vita ad una iniziativa su cui erano anche altri d'accordo,
    venivo poi lasciata sola, inevitabilmente...
    ricordo ai tempi del liceo, quando per nostra necessità ci trovammo a far presente al preside che un certo professore veniva a insegnare quando gli pareva, e poi arrivava mezzo sfatto (di cosa non so, ma lo lascio immaginare)...
    il giorno della presa di posizione sparirono tutti, lasciandomi con la castagna bollente in mano.
    Vaben....
    secondo: siamo ormai allo sfascio totale, la gente mugola, si arrabbia, manda accidenti e anatemi a tutti ma non fa niente (io anche mi ci metto, dovrei pure io comprarmi un forcone e andare a Roma, ma poi....mi seguirà a supporto qualcuno?).
    Quindi, riassumendo: i signori della truffa (massoni, NWO, e via dicendo) contano su un dato di fatto inossidabile: la vigliaccheria italica, che sanno benissimo che gioca a loro vantaggio.

    P.S. Mi sono creata il profilo col nick.
    Sono sempre io, ex Simon.
    Prova tecnica.

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  2. Non so come abbiano fatto, ma hanno tolto le energie alle persone di ribellarsi... forse vedere che anche se protesti il potere continua a fare tutto come se non esistesse la protesta ha demoralizzato le persone... (sono andata a Roma per la difesa della Costituzione mesi fa - nel senso che se era da cambiare questo doveva avvenire secondo i dettami costituzionali, anche solo per rispetto per tutti i morti che c'erano stati per quel pezzo di carta) e i golpisti dovrebbero vergognarsi che non hanno tenuto conto delle migliaia di persone presenti e imperterriti hanno continuato a cambiare gli articoli... credono di capire tutto loro... però ci stanno formando delle nuove energie... per esempio quelli di R.I.P. sono molto motivati nelle loro posizioni e vanno avanti imperterriti, hanno iniziato con le chemtrails e ora stanno allargando i loro orizzonti, mi piacciono anche le idee del PIN, il M5S come opposizione in parlamento sta denunciando di tutto, ma sembra che le cose entrino da un orecchio per uscire dall'altro (in tema fiscale però preferisco quello che propone il PIN)... però non la vedo proprio nera... il vecchio/marcio sparirà in ogni caso... con tutti quei falsi bugiardi che quando hanno rieletto Napolitano avevano detto che era per fare la legge elettorale e poi andare subito al voto e invece sono ancora li a distanza di un anno...

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  3. Io invece la vedo nerissima, che io sia catastrofica?

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    1. Ci sono delle teorie in merito... ho cominciato a capire alcune cose (e sottolineo ALCUNE) leggendo i libri di Vadim Zeland, ma non è facile riassumerle in un commento.
      Il titolo del I° libro forse può suggerirti qualcosa Reality Transurfing-Come scivolare attraverso la realtà-Lo spazio delle varianti.
      Ho trovato riscontri anche in altri autori/scittori, in poche parole, va bene denunciare ciò che non ci piace però si deve innanzi tutto puntare su quello che ci piace, sembra che ci siano delle leggi/energie tipo la legge di gravità, che se ci concentriamo sul negativo attiriamo il negativo, la chiamano "Legge di Attrazione" e vale per le cose grandi come per quelle piccole anche a livello personale; naturalmente le cose non si "raddrizzano subito", anzi sembrano peggiorare, se vogliamo, e anche per questo c'è la spiegazione.
      Anche se forse sono solo teorie, in ogni caso non fa male "rimuginare" sulle cose che vanno anzichè "rimuginare" su quelle che non vanno.

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    2. Laura, purtroppo certa Sinistra italiana ci ha inculcato nella testa che tutto ciò che viene dalla Legge dello Stato, sia Italiano che Europeo...sia buono e giusto. Così non è. Le Nazioni Unite non sono quell'agenzia di Buoni Samaritani che ci vogliono far credere, l'esperanto è una LINGUA MONDIALISTA MASSONICA, funzionale al Nuovo Ordine Mondiale, e tutti gli Ebrei non sono agnellini e vittimine: fra i più rapaci multimiliardari del mondo sono PRATICAMENTE TUTTI DI LORO...COME MAI...??

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    3. @Laurama
      Sicuro, i pensieri specie se di gruppo attraggono quello di cui sono composti, basti pensare alle eggregore.
      I pensieri neri attirano/generano fatti negativi...
      sono d'accordo sul pensare anche a quello "che va" (a trovarlo), in modo da non cadere proprio nel tunnel e da non attrarre quello che temiamo.
      Lessi anni fa che infatti, portare la gente a temere che accada l'irreparabile è proprio lo scopo dei maestri del signoraggio, per far si che accada sul serio.
      Noi temiamo il NWO, la disfatta della democrazia, ed è QUELLO che sta accadendo.
      Bisogna dire che ci stanno riuscendo.

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  4. Sulla passività degli italiani mi verrebbe da dire che non è stata ancora raggiunta la massa critica, come diceva Giuseppe Caggiano, e forse non è vero che siamo un popolo di vigliacchi. Settanta anni fa, in tutta Europa, c'erano partigiani solo in Italia, Francia e Yugoslavia.

    Invece, una cosa che mi riguarda, sono le profezie autoavverantesi, come dice Gentle Simon Giant, perché mi capita di pubblicare articoli che fanno riferimento alla terza guerra mondiale e non vorrei che, a furia di parlarne, succeda veramente.

    Anch'io credo nella Legge di Attrazione e non vorrei di certo dare il mio contributo alla realizzazione di cose terrificanti come una guerra.

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  5. La gente comune come noi odia la guerra...

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    1. Per quel che ne so, la Legge d'Attrazione non fa distinzione tra sentimenti opposti. Se una cosa la si odia o la si ama, la Legge la fa arrivare.

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    2. Sembra proprio così... almeno da quello che viene sviluppato nel filmato The Secret http://vimeo.com/64983105
      E anche V.Z. dedica un capitolo del suo primo libro alla guerra e spiega così: "Se emettete energia alla frequenza della guerra, avrà luogo un passaggio su questa linea: accetterete la guerra, ne prenderete parte, sarete sul campo di battaglia. Se invece lottate contro la guerra, essa vi ingoierà comunque. Non accettare il pendolo-guerra significa ignorarlo. .... Avanzare proposte di pace, smascherare il vero volto e le reali motivazioni del pendolo-guerra sono le uniche azioni che possono reprimere un conflitto. Vi ricordate l'allegoria con il nido di api selvatiche? Il pendolo dichiara ai suoi membri che le api sono pericolose e per questo bisogna distruggerle. Ma di che cosa ha veramente bisogno il pendolo? Del loro miele, forse?"

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  6. Dipende, secondo me, dalla volontà della nostra Coscienza...

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  7. Si penso anch'io... però provare non costa niente, e almeno non ci facciamo trascinare nel vortice del pessimismo.

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