sabato 1 marzo 2014

Un esempio da seguire, in Europa




Testo di Giuseppe De Santis

Budapest - Dopo aver cacciato via il Fondo Monetario, tagliato l'iva sui generi alimentari, aumentato le pensioni, ridotto i biglietti per i trasporti pubblici a Budapest e abbassato per la terza volta le bollette di luce e gas, uno stenterebbe a credere che il governo ungherese potesse intraprendere altre misure per aiutare le fasce deboli e invece ciò che per molti sarebbe solo un bel sogno sta diventanto una fantastica realtà. Infatti, proprio in questi giorni lo stato ungherese sta vagliando la possibilità di trasformare le compagnie di servizi di pubblica utilità  in enti non profit. Lo scopo, sostiene il governo, sarebbe quello di favorire ulteriormente i consumatori. Secondo quanto dichiarato dal capo del gabinetto del governo guidato dal presidente Viktor Orban, János Lázár, le bollette delle utenze non sarebbero ancora trasparenti e i fornitori starebbero “provando tuttora a manipolare e imbrogliare” i loro clienti.  La questione è stata messa all'ordine del giorno nella sessione parlamentare di mercoledì 26 febbraio.

“Sarà una dura giornata per i fornitori di gas ed elettricità”, ha chiosato il politico e il tema dei costi delle utenze è tra i cavalli di battaglia del governo Fidesz, in vista delle elezioni del prossimo 6 aprile. 
Com questa mossa il governo spera di minimizzare i costi per le famiglie ungheresi visto che i consumatori non dovrebbero pagare il margine che le compagnie applicano per fare utili e di conseguenza si avrebbe una redistribuzione del reddito dalle compagnie ai consumatori. Il risparmio finale per gli utenti potrebbe arrivare al 40%.
Come è possibile vedere, ancora una volta il governo ungherese dimostra di essere un esempio per tutti noi con le sue politiche volte ad aiutare le fasce più deboli della popolazione e non è un caso che la stampa di regime abbia censurato queste notizie perché se gli italiani sapessero quello che sta succedendo nel paese magiaro pretenderebbero, giustamente, che politiche simili venissero adottare in Italia e questo darebbe fastidio non solo alla casta che sta distruggendo il paese ma anche a personaggi come Carlo De Benedetti che controllano il mercato elettrico italiano.
Gli ungheresi sono fortunati perché sono governati da politici che hanno a cuore gli interessi del popolo, ma lo stesso potrebbe accadere in Italia se gli italiani decidessero di reagire e cacciare via questa classe dirigente.

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