martedì 11 novembre 2014

L'Iran combatte le degenerazioni occidentali

 

Settantaquattro frustate e una multa da 300 fino a 3 mila dollari Usa per chi acquista, passeggia o anche solo diffonde in rete immagini in compagnia di un cane. E’ quanto prevede un disegno legge presentato al parlamento di Teheran da 32 deputati, come riferisce il sito on-line della tv satellitare Al Arabiya. I promotori dell’iniziativa, come confermato sul sito web dello stesso parlamento iraniano, vogliono stroncare sul nascere la “cinofilia” che si starebbe diffondendo nel Paese. “Questa legge”, si legge sul sito del Parlamento iraniano, “arriva con l’obiettivo di porre fine al numero delle persone che posseggono un cane e tengono a portarlo in giro nei luoghi pubblici. Questo rappresenta una minaccia per la società iraniana, un’emulazione cieca della cultura occidentale“. Infatti nella tradizione musulmana il cane, che l’Occidente considera “il migliore amico dell’uomo”, è ritenuto “un animale impuro”.

4 commenti:

  1. Ovviamente una società che ritiene impuro un animale , qualsiasi , non e solo necessariamente un cane , è da condannare , ma come la mettiamo all'opposto? Cioè con la nostra società che snatura l'essenza animale , senza necessariamente passare dagli allevamenti in batteria o dalle macellazioni per rifornire le catene alimentari , anche solo parlando del " miglior amico " dell'uomo , qui emerge tutta la nostra presunzione : qualcuno ha mai chiesto ad un cane se si considera veramente tale? o se gli piace andare in giro vestito come una zoccola solo per il diletto del proprietario (a) ? o di mangiare quelle schifezze in scatola come facciamo noi ? o di andare da uno specialista di comportamenti ( lo psicologo per animali domestici ) solo perchè si rifiuta di avere le nostre schizofrenie? ... Alla fine dei conti non so se siano messi peggio gli iraniani o noi occidentali ...

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    Risposte
    1. Attribuirsi l'autorità di decidere se qualcuno è puro o impuro è già di per sé una prepotenza arrogante.

      I nostri razzisti hanno sempre detto e pensato che i negri fossero sporchi e portassero malattie. Ultimamente, con Ebola, il cliché si sta ripetendo, se non altro a livello inconscio.

      Sul rapporto uomo-cane sono stati scritti fiumi d'inchiostro. Ci si è cimentato anche il grande Lorenz. Io dico solo che l'affetto che noi occidentali proviamo per i cani è un'anomalia nel panorama mondiale.

      Eppure, il cane vive con l'umanità da 15.000 anni, ma è rimasto sempre ai margini, come specie sinantropa.

      Gli arabi si perdono una grande fetta di felicità, un'opportunità stupenda, rinunciando al cane come amico, ma siccome non lo sanno, non si sentono infelici.

      Se dovessi scegliere come amico un africano o un occidentale, sceglierei un occidentale amante dei cani. Qui in Occidente se ne trovano, nel resto del mondo è impossibile. Alla fine, è solo una questione logistica e gli iraniani mi fanno una grande pena.

      Il mio ideale è un rogo di tutte le bibbie e i corani esistenti al mondo.

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  2. per gli animali è solo una buona notizia il divieto di allevamento, detenzione e compravendita di cani in un paese come l'Iran

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