L’undici settembre è passato senza attentati. Aspettiamo di
vedere cosa succederà il 13, il 17 e il 22, che è in doppio di 11.
Sappiamo che gli organizzatori sono i servizi segreti e i mandanti i
cabalisti massoni mondialisti. Nei panni di cabalisti, amano i
rituali e i sacrifici umani. Nei panni di massoni, amano fare le cose
in gran segreto. Nei panni di mondialisti, amano instaurare il nuovo
ordine mondiale, per poi assumerne il comando. A volere la riduzione
della popolazione mondiale sono gli Elohim, che già in passato,
creando l’uomo, si sono accorti di aver fatto una cazzata. Per tale
ragione, hanno dato ordine ai loro seguaci, in primis gli ebrei,
eletti fra tutti i popoli, di mettere cristiani contro musulmani,
così che si massacrino vicendevolmente. A questo serve far credere
che gli attentati siano il risultato dell’odio islamico verso i
cristiani in particolare e gli occidentali in generale. Far credere
una cosa per un’altra si chiama “metodo falsa bandiera”.
Cabalisti, massoni, mondialisti - e io aggiungerei anche sionisti -
sono abilissimi in questo, avendo esperienza millenaria.
Ma secondo me la “falsa bandiera" si ferma qui. E anche Massimo
Mazzucco è d’accordo con me. A differenza di Tommaso Minniti,
Rosario Marcianò e Salvo Mandarà. I quali si sono spinti ad
ipotizzare che ci sia molto Hollywood negli attentati compiuti con
camion ed esplosivi in varie città europee. Avanzare ipotesi è
lecito, ma poi bisogna sottoporre l’ipotesi al vaglio della critica
e secondo logica sarebbe inutile predisporre manichini e attori
all’uopo conciati sugli scenari dell’attentato per il semplice
motivo che i morti veri sono più fotogenici. Applicando il rasoio di
Occam, si ottiene che un controllato mentale – e le tecniche sono
disponibili dagli Anni Settanta, se non da quelli Cinquanta – è
facile farlo salire su un furgone e mandarlo ad investire ignari
pedoni al grido di “Allah akbar”. Viceversa, non è per niente
facile far allontanare la gente dalle Ramblas di Barcellona
spaventandola con le sirene di polizia e ambulanze, per poi far
entrare il furgone e sparpagliare manichini e attori. Non c’è il
tempo materiale per farlo. E ci potrebbe essere qualche persona
affacciata ai balconi delle case che veda tutto questo e faccia la
spia, invalidando la messinscena.
E’ vero che i mass-media sono in mano agli Illuminati di cui
sopra, ma se i media mainstream sono preclusi alla diffusione della
verità, rimane ancora la rete come mezzo per tale scopo. Nel caso
delle torri gemelle, per esempio, ci sono 108 tra vigili del fuoco e
poliziotti che hanno sentito le esplosioni con cui sono state fatte
crollare le torri, ma la gente non lo sa perché nessun telegiornale
lo ha riferito. Nel caso delle Ramblas, nessuno si è fatto avanti su
internet denunciando la posa di manichini e attori adeguatamente
truccati. E ciò dovrebbe bastare per dire che morti e feriti erano
veri. E’ la cosa più facile da attuare e questo vale anche per gli
altri attentati. I manichini sono inutili e ridondanti. Piuttosto, un
motivo per cui è stato fatto circolare il sospetto che siano stati
usati gli “Actors crisis” è quello di depistare e creare
confusione, così da inficiare ogni altra teoria cospirazionista.
Questo è stato fatto da Minniti, Marcianò e Mandarà in buona fede,
perché in effetti le incongruenze sono tante. Ma tra l’avanzare
ipotesi e ottenere che siano vere, ce ne passa.
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