martedì 12 settembre 2017

Manichini ridondanti


L’undici settembre è passato senza attentati. Aspettiamo di vedere cosa succederà il 13, il 17 e il 22, che è in doppio di 11. Sappiamo che gli organizzatori sono i servizi segreti e i mandanti i cabalisti massoni mondialisti. Nei panni di cabalisti, amano i rituali e i sacrifici umani. Nei panni di massoni, amano fare le cose in gran segreto. Nei panni di mondialisti, amano instaurare il nuovo ordine mondiale, per poi assumerne il comando. A volere la riduzione della popolazione mondiale sono gli Elohim, che già in passato, creando l’uomo, si sono accorti di aver fatto una cazzata. Per tale ragione, hanno dato ordine ai loro seguaci, in primis gli ebrei, eletti fra tutti i popoli, di mettere cristiani contro musulmani, così che si massacrino vicendevolmente. A questo serve far credere che gli attentati siano il risultato dell’odio islamico verso i cristiani in particolare e gli occidentali in generale. Far credere una cosa per un’altra si chiama “metodo falsa bandiera”. Cabalisti, massoni, mondialisti - e io aggiungerei anche sionisti - sono abilissimi in questo, avendo esperienza millenaria.


Ma secondo me la “falsa bandiera" si ferma qui. E anche Massimo Mazzucco è d’accordo con me. A differenza di Tommaso Minniti, Rosario Marcianò e Salvo Mandarà. I quali si sono spinti ad ipotizzare che ci sia molto Hollywood negli attentati compiuti con camion ed esplosivi in varie città europee. Avanzare ipotesi è lecito, ma poi bisogna sottoporre l’ipotesi al vaglio della critica e secondo logica sarebbe inutile predisporre manichini e attori all’uopo conciati sugli scenari dell’attentato per il semplice motivo che i morti veri sono più fotogenici. Applicando il rasoio di Occam, si ottiene che un controllato mentale – e le tecniche sono disponibili dagli Anni Settanta, se non da quelli Cinquanta – è facile farlo salire su un furgone e mandarlo ad investire ignari pedoni al grido di “Allah akbar”. Viceversa, non è per niente facile far allontanare la gente dalle Ramblas di Barcellona spaventandola con le sirene di polizia e ambulanze, per poi far entrare il furgone e sparpagliare manichini e attori. Non c’è il tempo materiale per farlo. E ci potrebbe essere qualche persona affacciata ai balconi delle case che veda tutto questo e faccia la spia, invalidando la messinscena.

E’ vero che i mass-media sono in mano agli Illuminati di cui sopra, ma se i media mainstream sono preclusi alla diffusione della verità, rimane ancora la rete come mezzo per tale scopo. Nel caso delle torri gemelle, per esempio, ci sono 108 tra vigili del fuoco e poliziotti che hanno sentito le esplosioni con cui sono state fatte crollare le torri, ma la gente non lo sa perché nessun telegiornale lo ha riferito. Nel caso delle Ramblas, nessuno si è fatto avanti su internet denunciando la posa di manichini e attori adeguatamente truccati. E ciò dovrebbe bastare per dire che morti e feriti erano veri. E’ la cosa più facile da attuare e questo vale anche per gli altri attentati. I manichini sono inutili e ridondanti. Piuttosto, un motivo per cui è stato fatto circolare il sospetto che siano stati usati gli “Actors crisis” è quello di depistare e creare confusione, così da inficiare ogni altra teoria cospirazionista. Questo è stato fatto da Minniti, Marcianò e Mandarà in buona fede, perché in effetti le incongruenze sono tante. Ma tra l’avanzare ipotesi e ottenere che siano vere, ce ne passa.


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