Molti siti alternativi (o apparentemente tali) utilizzano il
termine di opposizione controllata per definire
personaggi o siti di disinformazione, eppure quando cercate il concetto di opposizione controllata, nessuno riesce
a dare una spiegazione esauriente di cos’è realmente e di come si comporta tale
opposizione. Il motivo di tale lacuna è molto semplice: chi fa opposizione
controllata non è autorizzato a spiegare il concetto di opposizione
controllata, altrimenti scoprireste che parecchi di quelli che ne parlano fanno
proprio parte di tale “opposizione”.
Secondo la definizione classica: l’opposizione controllata è quel tipo di opposizione al sistema che in realtà è gestita dal sistema
stesso e include quella parte di voci falsamente dissidenti create apposta per
poter distrarre le persone dai reali problemi, facendogli credere di essere
dalla loro parte.
Vediamo ora come riconoscerla
in modo specifico, per essere capaci direttamente di evitare in buona fede di
finirci dentro. Queste sono le regole principali per capire se
una notizia, un sito o un autore sia parte dell’opposizione controllata:
1. Chi fa opposizione controllata, presenta un determinato fatto e
distrae le persone accentuando il dove e il chi, ma non ponendo mai la domanda
sul perché è avvenuto tale fatto. Quando vedete troppi chi e dove e pochi
perché di un determinato evento descritto, quella persona sta facendo
opposizione controllata.
2. Chi fa opposizione
controllata dato che non è un reale pericolo è sempre sponsorizzato da gruppi
esterni, con pubblicità e denaro, ha supporto dai falsi media alternativi e riuscendo a fare un enorme numero di conferenze, girando in continuazione
nel proprio paese o nel mondo, senza che nessuno riesca a spiegare dove trova tutti i soldi per poter noleggiare spazi in alberghi, viaggi in
aereo, vitto, alloggio, eccetera, eccetera. Quando non è chiara la scia di denaro dietro ad un personaggio
“ALTERNATIVO”, è certo che esso sta facendo opposizione
controllata! Quando vi è una enorme movimentazione di denaro e non si sa da
dove questo denaro arrivi, la spiegazione è che il denaro arriva da fonte sconosciuta e quindi inevitabilmente dal
sistema stesso.
3. La poca coerenza o la fumosità delle affermazioni è un sintomo diretto del far parte dell’opposizione controllata. Il continuo cambiare opinione su chi o cosa vi sia dietro al potere attuale o la fumosità delle affermazioni garantiscono che la persona stia facendo opposizione controllata. Se un personaggio continua a cambiare il reale colpevole: “è colpa degli illuminati… no dei servizi deviati, no di organizzazioni criminali, no di Babbo Natale” ricade nel concetto che abbiamo già espresso. Fanno inoltre parte di questo gruppo tutti quelli che insistono su fumosi e inesistenti colpevoli senza per altro dare una prova reale della loro esistenza (arconti, rettiliani, Anunnaki, eccetera).
4. L’utilizzo strumentale delle informazioni per fini politici, razziali
o religiosi rientra
nell’opposizione controllata. Quando vedete un personaggio che fa determinate
affermazioni, utilizzandole per dare la colpa ad un credo, una razza o una religione, ci troviamo davanti
all’ennesimo esempio di falsa controinformazione. Chi fa affermazioni che non analizzino in modo completamente neutrale un determinato fatto, cercando di incolpare qualcuno, senza avere alcuna
prova o mescolandoli ad altri
fatti scollegati tra di loro, sta
facendo opposizione controllata e di pura disinformazione. Chi fa informazione
vera rimane neutrale.
5. Si tratta di opposizione controllata, quando affiorano dati certi e
prove o comportamenti palesi che
smentiscono pubblicamente un determinato personaggio e la sua buona fede. Ovvio
che se qualcuno che afferma di combattere il sistema e poi nella sua redazione
del proprio sito antisistema assume gente collegata con sistemi di potere e servizi di intelligence, è ASSOLUTAMENTE CERTO
CHE QUEL PERSONAGGIO FACCIA PARTE DI TALE “OPPOSIZIONE” PERCHE’ NON SI METTEREBBE DELLE SERPI
IN SENO.
6. Quando all’interno di un
movimento politico, sociale, partitico o culturale esistono ragionevoli dubbi riguardo la sua reale volontà di
cambiare lo status quo della società in cui vive, nel momento in cui esso ne abbia la possibilità, allora si
tratta opposizione controllata.
Non è un caso che oggi, determinati movimenti di cambiamento, pur avendo
posti di rilevanza istituzionale
non vogliono avere a che fare (anche se ne potrebbero trarre un vantaggio
politico) con il potere pre-costituito e non vogliono discutere con loro.
Questo atteggiamento in realtà non è dovuto ad una assoluta fedeltà al
loro pensiero, bensì è dovuto al
loro status di opposizione
controllata.
Il potere che crea i gruppi di opposizione controllata e vieta a tali gruppi di diventare un meccanismo di potere, per evitare che le persone si accorgano che non è vera opposizione e per evitare il rischio che da opposizione controllata, essa diventi vera opposizione. Se un movimento comincia ad avere un ruolo nelle decisioni di un governo, se è opposizione controllata, dovrà mantenere il suo ruolo di facciata, facendo solo finta di portare avanti i suoi obbiettivi onde evitare che chi li appoggia si accorga che è una falsa opposizione. Inoltre, va aggiunto che se la finta opposizione cominciasse a fare un reale cambiamento essa si trasformerebbe da opposizione controllata, in vera opposizione.
Il potere che crea i gruppi di opposizione controllata e vieta a tali gruppi di diventare un meccanismo di potere, per evitare che le persone si accorgano che non è vera opposizione e per evitare il rischio che da opposizione controllata, essa diventi vera opposizione. Se un movimento comincia ad avere un ruolo nelle decisioni di un governo, se è opposizione controllata, dovrà mantenere il suo ruolo di facciata, facendo solo finta di portare avanti i suoi obbiettivi onde evitare che chi li appoggia si accorga che è una falsa opposizione. Inoltre, va aggiunto che se la finta opposizione cominciasse a fare un reale cambiamento essa si trasformerebbe da opposizione controllata, in vera opposizione.
7. La mancanza totale di
fonti, all’interno di una informazione pubblicata e la volontà di non ripubblicare informazioni con fonti
vere ricade in questa definizione. Chi
fa opposizione controllata
non vuole assolutamente pubblicare fonti di altri autori, con dati riscontrabili per paura che il suo lettore
si accorga della differenza tra lui e quei pochi autori che fanno reale
informazione.
8. Isolamento delle poche fonti attendibili di reale opposizione al
sistema. Chi fa opposizione controllata isola quelli che vi dicono la verità e
fanno cerchio insieme agli altri oppositori controllati.
9. L’uso dello specchietto per le allodole: lo specchietto per le
allodole è una informazione con un titolo altisonante che promette dati
eclatanti, ma che in realtà offre solo fatti inventati senza alcun riscontro.
Un lettore che crede nella reale oppressione del sistema è attratto da parole,
come NWO, Illuminati, sette occulte, eccetera, e il lettore non si accorge che i dati presenti sono di pura invenzione e depistanti. Questo trucco è vecchio come il mondo: attrarre con informazioni inventate e con falsi
ganci mediatici, per poi riempirli di cacca senza nessun valore e senza nessun
riscontro.
10. Ripetere le stesse informazioni all’infinito è opposizione controllata. Una persona che fa reale
ricerca, non ripete mai nelle proprie conferenze, dati o informazioni che le
persone conoscono già, ma cerca di presentare nuove informazioni. Molti di voi
avranno notato nei soggetti che fanno opposizione controllata, che essi ripetono sempre quelle quattro
cose a pappagallo che conoscono,
senza aggiungerne di nuove, dato
che non fanno ricerca attiva. Questa gente ripete le veline che il
sistema gli fa leggere, le imparano a memoria e le ripetono sempre nello stesso
modo. Vedere un pappagallo è sinonimo di opposizione controllata.
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