Testo di Paolo Sensini
Ormai non v'è più accenno di critica all'invasione afro-asiatica
che non venga subito bollata come "razzista", la parolina
magica più gettonata dal politicamente corretto. Basta anche solo
alludere all'argomento, che gli "altruisti patologici" con
il portafoglio degli altri reagiscano come dei tarantolati. Eppure è
stato un certo Karl Marx che, nel suo celebre libro "Il
Capitale" (1867), metteva in guarda gli operai contro il
pericolo rappresentato dall'"esercito industriale di
riserva", vale a dire quella massa dequalificata di forza lavoro
eccedente utilizzata dai padroni come arma di ricatto contro i
lavoratori del proprio Paese. Coloro che dicono di essere eredi di
quella tradizione, ma che di Marx non hanno mai letto un rigo, stanno
esattamente comportandosi così: distruggono le condizioni di vita e
lavoro dei produttori autoctoni in favore di un esercito di immigrati
clandestini pronti a tutto. E in un momento storico, il che getta
ancora più benzina sul fuoco, in cui il lavoro è diventato merce
rarissima. Ma siamo appunto nel campo dell'altruismo patologico, e
dunque ogni appello alla ragione è destinato a cadere miseramente
nel vuoto.
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