venerdì 1 maggio 2015

Come le fornivano ai partigiani, così le forniscono all'ISIS


La catena televisiva Al Mayadin ha fatto conoscere l’avvenuta scoperta di armi di fabbricazione israeliana trovate nei bastioni dell’organizzazione terroristica dell’ISIS (Stato Islamico) nelle vicinanze di Al Karama, nella provincia occidentale irachena di Anbar, come precisato dall’emittente televisiva. Poco prima i militari dell’Esercito e le forze dei gruppi locali avevano scoperto e confiscato anche nell’est di Ramadi, capitale dell’Anbar, altre armi di fabbricazione israeliana. Già da un certo tempo, i politici iracheni denunciano la collaborazione degli USA e di Israele con i terroristi livello di intelligence e dei servizi di sicurezza. 



“Gli Stati Uniti hanno lanciato in numerose occasioni carichi di armi ai terroristi dell’ISIS, tuttavia i responsabili del Pentagono pretendono di spiegare che queste armi sarebbero state lanciate “per errore” nelle mani del gruppo terrorista”, ha segnalato una fonte irachena ad Al Mayadin. Già da tempo era stata svelata la collusione di Israele con i gruppi terroristi che operano in Siria. Il ritrovamento di queste armi di fabbricazione israeliana nella zona di Anbar, dimostra che la “collaborazione” di Israele si è allargata anche con i gruppi dell’ISIS che operano in Iraq. Un alto responsabile iracheno ha annunciato che l’Esercito e le forze popolari irachene stanno recuperando il controllo della provincia di Anbar dalle mani dei terroristi. In questo senso le forze speciali irachene hanno messo assieme una grande quantità di artiglieria ed hanno dispiegato centinaia di truppe nella città di Karmah, anche in Anbar, ha detto il capo del Comando Operativo di Bagdad, il tenente generale Abdul Amir al Shammari. Il tenente ha sottolineato inoltre che le forze militari stanno facendo progressi: “Abbiamo ucciso più di 250 terroristi nei giorni passati”, ha segnalato.

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