Testo
di Francesca Cosentino
L’
agnello da latte, a Pasqua, di solito finisce prima in forno e poi sulle tavole
imbandite. I vegetariani del circolo di Calcata (Viterbo), però, lo vogliono
vivo. Così hanno lanciato la campagna “lo sciopero della carne morta” e hanno
allestito un ostello per capre, pecore, oche, coniglietti, galline e capponi.
Un centro di prima accoglienza, insomma, con prati e recinti per tutti gli
animali erbivori abituati a cadere in pentola la domenica della Resurrezione. “L’agnello, dice Paolo D’Arpini, presidente del circolo che da dieci anni ha la
sede sulle pendici della rupe di Calcata, è il simbolo cristiano della
Pasqua. Vivo, però, non morto. Basta ricordare le immagini di santi dell’iconografia
religiosa, pensare a Gesù o a San Francesco con l’agnello sulle spalle. I
vegetariani vogliono tornare al messaggio originario cristiano di pace e
chiedono una Pasqua “senza stragi di sangue”.
Propongono
così di risparmiare la vita a capretti e agnelli: “Portateli da noi, vivi. Li
custodiremo e nutriremo nei nostri terreni e vi faremo scoprire quanto è bello
averli per amici. Poi li affideremo a famiglie che li amano e li cureranno.
Perché tenere in casa un gatto e non una papera o una pecora in giardino?”. Per
la campagna in favore degli animali erbivori sono scesi in campo anche l’ Ente
nazionale protezione animali (Enpa) di Viterbo, la Lega antivivisezione e l’Unione animalista. La Pasqua è la festa dell’amore e del dono, dice Elva
Viglino dell’Enpa. Perché allora sgozzare e squartare quelle povere bestie? E'
uno spettacolo davvero orrendo: appena l’ho visto sono diventata vegetariana”.
Dalla
rupe di Calcata, così imponente e magica che pare uscita da una favola dei
fratelli Grimm, parte l’invito per un pranzo pasquale semplice e alternativo.
Nella grande cucina rustica, al primo piano del circolo vegetariano, sarà
servita una torta salata, con pecorino grattugiato, pezzi di caciotta e olive.
Tra un boccale e l’altro di vino fragolino prodotto artigianalmente, gli
ospiti mangeranno solo fave fresche e uova sode di gallina, papera, oca e quant’altro.
Anche i dolci tradizionali saranno banditi dalla grande tavola di legno chiaro:
niente colomba farcita, uova o campanelle di cioccolato. I bambini, poi, al
posto della solita sorpresa, si divertiranno a dipingere con colori naturali le
uova vere, fresche fresche di pollaio. E per Pasquetta, tutti insieme in
marcia, magari con gli animali al seguito, per una passeggiata nella valle del
fiume Treja.
C'è questa iniziativa http://www.agenparl.it/articoli/news/politica/20140222-basta-sacrifici-animali-religioni-atei-e-satanisti-a-confrontondo lettere di invito che il presidente nazionale AIDAA Lorenzo Croce sta inviando sia ai capi delle diverse religioni, ma anche ai movimenti animalisti, vegetariani e vegani che ruotano attorno alle diverse confessioni religiose con l'obbiettivo di avviare una seria piattaforma di discussione che abbia come obbiettivo il superamento della pratica ancora troppo diffusa dei sacrifici rituali di animali.
RispondiEliminaLodevole iniziativa ma priva di sbocchi, temo.
EliminaIl link giusto è questo:
RispondiEliminahttp://www.agenparl.it/articoli/news/politica/20140222-basta-sacrifici-animali-religioni-atei-e-satanisti-a-confronto
quello che mi ha un po stupito è che dell'argomento dei "sacrifici animali" se ne parli anche in una agenzia parlamentare (se si chiama così avrà a che fare col parlamento, o no?) vuol dire che ciò è quasi di dominio pubblico.
Comunque il testo è questo:
Sabato 22 Febbraio 2014 16:13
BASTA SACRIFICI ANIMALI: RELIGIONI, ATEI E SATANISTI A CONFRONTO
Scritto da com/fcu
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(AGENPARL) - Roma, 22 feb – Dire basta ai sacrifici rituali di animali per scopi religiosi, ma anche promuovere una cultura unica per la tutela degli animali che vada oltre certi stereotipi e certe antiche usanze. Ecco lo scopo primario del tavolo interreligioso promosso da AIDAA ed aperto ad esponenti delle diverse religioni presenti in Italia (Cattolici, Evangelici, Protestanti, Ortodossi, Ebrei, Islamici, Buddisti, Testimoni di Geova, Induisti, Scintoisti, Animisti ed altre confessioni minori) e allargato agli atei ed agli agnostici ed anche ai satanisti. Proprio in questi giorni stanno partendo le lettere di invito che il presidente nazionale AIDAA Lorenzo Croce sta inviando sia ai capi delle diverse religioni, ma anche ai movimenti animalisti, vegetariani e vegani che ruotano attorno alle diverse confessioni religiose con l'obbiettivo di avviare una seria piattaforma di discussione che abbia come obbiettivo il superamento della pratica ancora troppo diffusa dei sacrifici rituali di animali, e per promuovere una vera e propria conferenza sui diritti degli animali anche all'interno delle confessioni religiose. “In Italia sono centinaia di migliaia ogni anno gli animali che vengono uccisi in sacrifici rituali, sia religiosi come la pasqua Ebraica e Cristiana, ma anche nelle feste Islamiche e nei riti sacrificali di religioni animiste e dei satanisti- ci dice Lorenzo Croce promotore dell'iniziativa- noi abbiamo in mente di realizzare una piattaforma di studio e confronto che abbia come unico obbiettivo la tutela degli animali e il superamento dei riti sacrificali o di magia che prevedano l'uso e l'uccisione di animali. E' sicuramente un cammino molto importante- continua Croce- ma in qualche modo dobbiamo pure cominciare e il nostro obbiettivo è quello di realizzare un convegno proprio su queste tematiche nel mese di novembre in occasione della giornata del gatto nero, mettendo a confronto le varie esperienze e le varie ipotesi per superare questa antica quanto spesso superata usanza del sacrificio animale a fini rituali o religiosi”.